Manifestazione per la Pace oggi a Firenze

Il 21 ottobre a Firenze, e in centinaia di città, sabato 5 novembre a Roma per una grande manifestazione nazionale.

 

La mobilitazione che parte questo fine settimana rappresenta un punto di svolta straordinario. Il movimento pacifista che già si era fatto sentire allo scoppio della guerra in Ucraina torna con maggior forza e ampiezza, dando voce a un sentimento largamente maggioritario nella popolazione che non ha mai condiviso il mito della vittoria militare. Siamo convinti che siano in tanti ad auspicare una decisa azione diplomatica per arrivare ad un cessate il fuoco vero e duraturo in grado di porre fine alla sofferenza della popolazione e alle vittime civili.
Ora dopo mesi di guerra il fronte della pace si allarga, perché la guerra è sempre un orrore che gli uomini e le donne di buona volontà devono provare a fermare il prima possibile.
Chiederemo che si creino immediatamente le condizioni per una tregua un immediato cessate il fuoco senza che questo faccia venir meno la condanna dell’aggressore russo.
L’escalation militare sta facendo tornare nel linguaggio quotidiano della politica il richiamo alla possibilità di utilizzare gli armamenti atomici. Pace immediata significa anche questo disinnescare il rischio di olocausto nucleare.
Per questo invocheremo anche lo stop agli arsenali atomici e chiederemo all’Onu di convocare immediatamente una conferenza internazionale di pace.
Perché la pace torni ad essere l’orizzonte delle nostre vite serve che i governi, e la UE in primo luogo, siano portatori di una soluzione pacifica e smettano di considerare la guerra uno strumento di politica internazionale, un risiko in cui nello scacchiere internazionale si possa sacrificare anche solo una vita umana.
Le guerre sono insostenibili dal punto di vista sociale, umano e climatico.
Noi non vogliamo vincere la guerra, ma vogliamo vincere la pace. Da qui le parole d’ordine: cessate il fuoco, ripudio delle guerre, apertura immediata di un negoziato, sostegno a una diplomazia che, con il coinvolgimento dell’Onu, conduca a una rapida soluzione politica del conflitto.


La mobilitazione fiorentina, come quella nazionale, è promossa da decine di sigle della società civile di diversa ispirazione politica e culturale come è giusto che sia quando si parla di pace. È importante se ci saranno anche partiti politici, a loro chiediamo di fare in modo che il movimento pacifista sia inclusivo e non strumento di propaganda – rispettando la richiesta di non portare bandiere – e soprattutto che siano coerenti, nelle sedi istituzionali, con questa loro presenza.
Al corteo di Firenze del 21 ottobre metteremo al centro, anche simbolicamente, il rischio della guerra nucleare. Per questo, riprendendo dalla tradizione dei movimenti pacifisti per il disarmo nucleare, chiuderemo il nostro corteo con un die- inn in Piazza de Ciompi. Ad un suono delle sirene ci sdraieremo per terra come forma di protesta e preoccupazione per il baratro verso cui rischiamo di andare se non porremo fine alla guerra, ora.
L’appuntamento è alle 18 in Piazza Sant’Ambrogio, conclusione prevista verso le 19.30 in Piazza dei Ciompi dopo un breve corteo per il quartiere.
Per favorire la partecipazione alla manifestazione del 5 novembre organizzeremo dei pullman al costo di 25 euro.

Firmato: Comitato fiorentino mobilitazione Rete Pace e Disarmo

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