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Maltempo e mancata chiarezza: le associazioni alzano la voce, chiesto un Consiglio Comunale aperto

di Leonardo Romagnoli

Si è tenuta ieri una conferenza stampa significativa promossa dalle associazioni territoriali, che hanno deciso di presentare un esposto alle Procure di Firenze — già attiva nelle indagini — e di Bologna, per fare piena luce sulla gestione dell’emergenza causata dalle piogge torrenziali del 14 marzo scorso.

L’incontro ha messo in evidenza non solo l’imponente risposta del volontariato locale, vera colonna portante nelle fasi più critiche, ma anche il forte bisogno di trasparenza e coordinamento. La popolazione, infatti, chiede chiarezza su tempistiche, risorse disponibili e sull’eventuale piano condiviso d’intervento. In un momento delicato come questo, ciò che manca non è solo il sostegno, ma una direzione chiara.

Proprio per questo, è stato rinnovato l’appello — già avanzato nei giorni scorsi — alla convocazione di un Consiglio Comunale Aperto sul caso Rovigo. Un’occasione importante in cui tutte le autorità, enti e istituzioni competenti possano incontrarsi e fornire risposte concrete ai cittadini, illustrando nero su bianco il programma degli interventi, con relative tempistiche e coperture economiche.

Sul fronte politico, il gruppo consiliare ha presentato una Mozione che impegna il Sindaco ad agire su tre fronti fondamentali:

  1. Richiedere lo stato di emergenza nazionale, insieme a fondi dedicati alla ricostruzione e al ripristino dei danni causati dal maltempo del 14 marzo;
  2. Attivare un coordinamento efficace delle operazioni di pulizia, valorizzando il ruolo fondamentale dei volontari e garantendo un’azione rapida e ordinata;
  3. Sollecitare la Regione Toscana ad aggiornare la mappa dei siti di discarica, per evitare che la gestione dei detriti e dei rifiuti diventi un ulteriore problema in questa fase già critica.

“Non ci fermiamo qui”, dichiarano dal gruppo promotore. “Continueremo a lavorare per il nostro territorio, affinché nessuno venga lasciato indietro”. Una promessa che è anche un impegno: trasformare l’emergenza in un’occasione di riscatto per l’intera comunità.

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