Lo stato deve pagare le rette dei malati di alzheimer. Lo stabilisce una sentenza del tribunale di Firenze

I costi delle prestazioni sociosanitarie a rilevanza sociale, come ad esempio quelle relative ai programmi di riabilitazione dei malati di Alzheimer o di demenza senile, devono essere a carico del Sistema sanitario nazionale e non possono ricadere sui parenti dei malati. È quanto stabilito da una sentenza del tribunale di Firenze, resa nota all’associazione Konsumer per la difesa dei diritti dei consumatori.

Il caso di cui dà notizia l’associazione coinvolgeva la nipote di una persona affetta da Alzheimer, che si era vista recapitare un decreto ingiuntivo ottenuto da un’azienda pubblica di servizi alla persona di Firenze, che gestisce la struttura rsa presso la quale era ricoverata la l’anziana. Il 29 dicembre scorso, spiega Konsumer, il tribunale fiorentino ha revocato il decreto ingiuntivo di pagamento, per una somma di oltre 18mila euro, condannando l’azienda pubblica anche alla restituzione delle rette di ricovero corrisposte fino a quel momento, pari a 7.767,05 euro. «Per noi – spiega l’avvocato di Konsumer Giovanni Franchi, che ha assistito la nipote della paziente nel procedimento – questa è una grande soddisfazione, vedere riconosciuti e rispettati il diritto alla cura e alla dignità delle persone affette da patologie terribili come l’Alzheimer o la demenza senile». «Questa -aggiunge – è una sentenza importantissima, che si uniforma a quelle della Cassazione e della corte d’appello di Milano del 17.5.19, come pure a quelle che abbiamo ottenuto a Foggia (n. 11537/ 2020) e Monza (n. 617/17)».

corrierefiorentino.it

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