razionalizzazione del servizio. Secondo la Regione Toscana, la valutazione di rimettere in discussione l’impianto di Selvapiana è nata da una serie di considerazioni alla luce di un flusso di rifiuti che in Toscana è in calo dal 2008 e la sostenibilità di un impianto di termovalorizzazione diventava quindi difficilmente giustificabile, sia per la programmazione pubblica sia per i riflessi che poteva avere sulle tariffe a carico dei cittadini. La Regione si è presa l’impegno di rivalutare l’utilità di questo impianto nel Piano regionale perché con la nuova legge regionale il prossimo Piano, a differenze di quello in vigore, sarà un Piano che localizza e dice quali e quanti impianti servono alla Toscana. L’area di Selvapiana d’altra parte sarà mantenuta vincolata ad ospitare impianti legati ai rifiuti, in particolare prevedendo una riconversione che destini l’area a un centro di raccolta o, meglio, a un centro di riciclo per le frazioni che si riescono a differenziare sapendo che il nuovo Piano regionale da qui al 2020 fissa obiettivi ambiziosi sia per la differenziazione che per il riciclo.
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