Le Cardiologie degli ospedali del Mugello e di Faenza insieme per parlare di amiloidosi
Convegno domani e mercoledì a Scarperia, “Ai piedi dell’Appennino tosco-romagnolo” dove è nota una prevalenza endemica
Nel 2020 all’interno della Cardiologia dell’ospedale del Mugello, diretta da Fabrizio Bandini, è nato un ambulatorio dedicato alla gestione e alla presa in carico di pazienti affetti da cardiomiopatia primitiva e dei loro familiari, con particolare attenzione alle cardiomiopatie a fenotipo ipertrofico e all’amiloidosi cardiaca; l’ambulatorio è gestito da Serena Poli e Chiara Chiriatti che interverranno sul tema già nel corso della terza sessione di martedì 24 dal titolo “I pazienti dei Centri Spoke”, moderata da Bandini insieme ai colleghi Ricci Lucchi e dal prof. Rapezzi.
Il Mugello e la Romagna, ai piedi dei rilievi montuosi, rappresentano due centri periferici strategici per l’accesso primario alle cure dei pazienti malati di cuore; da qui è nata l’esigenza di strutturare una rete multidisciplinare intra e inter-regionale per la presa in carico dei pazienti affetti da amiloidosi cardiaca, facendo emergere che anche una zona decentrata può diventare centro – un centro “ non centro”- e costituire quindi un valore aggiunto per il paziente e per il territorio stesso. Da questa collaborazione è nato anche uno studio osservazionale per identificare la prevalenza della cardiomiopatia amiloidotica in quest’area geografica e indagare la possibilità di diagnosticarla e intervenire precocemente con i nuovi farmaci che possono rallentarne la progressione.
La Cardiologia del Mugello è inoltre entrata a far parte delle rete dei centri italiani per l’amiloidosi cardiaca e nella rete regionale per le Malattie Rare, all’interno della quale ha ricevuto il riconoscimento come centro abilitato alla diagnosi, follow-up, certificazione per esenzione di malattia e prescrizione di terapia specifica per l’amiloidosi cardiaca.