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L’ato centro approva il piano dei rifiuti. Aumenti in vista.

di Leonardo Romagnoli

L’ASSEMBLEA DI ATO TOSCANA CENTRO APPROVA LA PROPOSTA DI PEF 2022 

Approvato anche un ordine del giorno per chiedere al gestore l’ottimizzazione dei costi e il coinvolgimento dei comuni nel percorso che porterà all’adozione della tariffa corrispettiva a partire dal 2023

 

 

Via libera dell’Assemblea di ATO Toscana Centro all’Approvazione del PEF (Piano Economico e Finanziario) di Ambito 2022 per i 58 comuni serviti da Alia servizi ambientali s.p.a. e per i 7 comuni serviti da AER S.p.A.

Per quanto concerne il gestore Alia Servizi Ambientali S.p.a., dopo il PEF 2021 – che conteneva anche le istanze di riequilibrio del contratto per gli anni 2018, 2019 e 2020 – il PEF 2022 è dunque il primo piano ad essere approvato a seguito del riequilibrio del contratto deliberato un anno fa; dell’impegno assunto dal gestore di ripartire su più anni l’eccedenza rispetto al limite tariffario e, infine, dei nuovi criteri di attribuzione dei costi fra comuni, così come individuati dal gruppo di lavoro appositamente costituito e deliberati dall’assemblea nel Novembre 2021.

La deliberazione odierna conferma la permanenza delle problematicità che hanno caratterizzato gli ultimi anni, durante i quali si è assistito ad una vera e propria rivoluzione nel settore della gestione dei rifiuti a livello nazionale e regionale.

Dalla crescita significativa dei costi di gestione del servizio, alla mancata attuazione del modello organizzativo e gestionale previsto dalla pianificazione che prevedeva la realizzazione di un impianto di termovalorizzazione del rifiuto indifferenziato dell’ambito; dalla crescita costante dei prezzi di accesso agli impianti convenzionati o di mercato, che ha vanificato una parte importante del risultato economico associato al forte incremento della raccolta differenziata, – saldamente sopra al 65% e in costante crescita – a conferma della bontà dei piani di gestione messi in atto dai Comuni in primis e, in tempi più recenti, dal Comune di Firenze. Senza dimenticare il fisiologico invecchiamento di alcuni impianti di trattamento, in particolare della frazione organica, determinati in alcuni casi anche da interventi dell’autorità giudiziaria, che hanno imprevedibilmente costretto a ricorrere ad impianti di mercato con costi risultati molto superiori a quanto previsto nei valori inseriti nei corrispettivi del Gestore per i primi quattro anni della concessione. Se a questo si aggiunge il crollo del prezzo di valore sul mercato di materie da riciclaggio come carta e vetro e il rialzo dei prezzi di tutte le materie prime e dell’energia, emerge un quadro in cui risulta complesso operare.

Infine, la lunghezza della fase di stesura e approvazione dei PEF 2022-2025, risente anche dell’esito dell’interlocuzione con ARERA, intervenuta nei mesi di Marzo e Aprile 2022 sui PEF 2020 e 2021. Alia e ATO quindi hanno predisposto i nuovi piano tariffario tenendo conto delle indicazioni dell’Autorità, che poi ha subito un altro stop in virtù della segnalazione del gestore della necessità di un PEF complessivo che gli consentisse di rispettare gli impegni economici assunti con gli istituti di credito.

Nonostante questa situazione, l’impatto tariffario medio sull’utenza degli incrementi determinanti dalla situazione appena descritta è stato quest’anno contenuto mediante la rimodulazione di parte dell’incremento nei prossimi anni resa possibile dal Gestore.

Nel 2022, le entrate tariffarie complessive dell’ambito saranno di circa 368 mln di euro, mentre la media degli incrementi comunali dei costi della gestione, rispetto al 2021 è di circa il 4,8 %.

L’Assemblea di ATO Toscana Centro ha anche approvato un ordine del giorno, proposto dai Comuni, che chiede: l’attivazione del un gruppo di lavoro permanente ATO-Comuni per programmare azioni concrete di mitigazione dei costi per i Comuni nei prossimi anni; il coinvolgimento dei comuni, quali soci azionisti di Alia spa, in questo percorso anche in seno all’Azienda (comitato di patto o assemblea), dal momento che appare del tutto evidente come il lavoro di razionalizzazione dei costi non è sufficiente ad impedire che i Comuni siano continuamente chiamati a prendere in considerazione l’equilibrio economico e finanziario per consentire il rispetto degli impegni assunti nei confronti degli istituti di credito; la stesura di una relazione da parte del gestore che illustri, per i Comuni interessati, le conseguenze concrete di un passaggio a tariffa corrispettiva, anche per aree pluricomunali omogene, che valuti sia il residuo dovuto al gestore e non ancora presente nei PEF degli enti, sia i piani tariffari dei singoli Comuni.

Per quanto concerne il PEF relativo ad AER si evidenziano gli effetti tariffari derivanti sia dalla carenza di impianti di trattamento della frazione indifferenziata dei rifiuti urbani che della frazione organica sia dagli effetti dell’andamento dei mercati delle materie recuperate ed della condivisione di tali ricavi con il gestore prevista dal metodo tariffario . Per i 7 comuni della gestione AER l’effetto è un incremento medio della tariffa del 4%.

Nel corso dell’assemblea, i Comuni, hanno infine sottolineato come sia non più rinviabile l’adozione di un nuovo piano regionale e sia necessario da un lato un maggiore sostegno della Regione Toscana ai Comuni i cui cittadini mostrano elevate performance di quali e quantità di raccolta differenziata e, dall’altro, creare le condizioni perché le Autorità d’ambito, che si trovano a far fronte alle sempre maggiori competenze attribuite loro da ARERA, possano adeguare la propria dotazione di personale.

uff stampa

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