La regione toscana ha autorizzato , dopo il parere della conferenza dei servizi tra i soggetti interessati, la costruzione di un invaso artificiale sul torrente Diaterna, diramazione Castelvecchio , in località il Balzo nel comune di Firenzuola. L’opera , proposta dal Consorzio di Bonifica della Romagna Toscana, era compresa nel programma degli interventi di mitigazione ambientale nelle aree attraversate dalla linea Alta Velocità tra Firenze-Bologna.
L’invaso ha lo scopo di ripristinare le carenze idriche verificatesi a carico del torrente e dell’ambiente attraverso l’immagazzinamento delle acque del Diaterna di Castelvecchio nel periodo invernale-primaverile , per potere sostenere il deflusso minimo vitale dello stesso Diaterna durante il periodo estivo, valutato il 50 l/s, con rilasci controllati. L’invaso potrà essere utilizzato anche per altri scopi quali irrigazione e abbeveraggio del bestiame, per il sostentamento dell’attività agrituristica, faunistica e forestale e soprattutto antincendio. Non sono escluse potenzialità future di sfruttamento idroelettrico ed idropotabile.
L’invaso avrà un volume di 144.246 metri cubi e una superficie massima di 21.249 mq, sarà realizzato mediante sbarramento con argine in terra con altezza massima di 13,10 metri (idrica 10,70).
Per tutelare l’invaso dai fenomeni di interramento dovuti al trasporto solido e semplificare le operazioni di manutenzione verranno realizzati due prebacini a monte di quello principale : uno sul Diaterna di Castelvecchio(prebacino1) e uno sul fosso di Visignano (prebacino2).
Il primo avrà una superficie massima di 5657 metri quadrati e una capacità di 15.145 metri cubi e un’altezza massima dello sbarramento di 13 metri (idrica 7,10), il secondo 1.023 metri quadrati per 3.727 metri cubi invasabili, sbarramento di 13,30 metri (idrico 8,20).
I due bacini saranno collegati all’invaso principale tramite uno scolmatore rivestito in pietrame saturato con calcestruzzo e una canalizzazione scavata nella roccia:
Secondo i progettisti se i due bacini saranno capaci di intercettare tutti i sedimenti si avrà il loro interrimento in circa 7 anni con conseguente manutenzione straordinaria e sghiaiamento.
Per l’esecuzione di tutte le opere è stimato sia necessario il disboscamento di una superficie complessiva di 34.000 metri quadrati con obbligo di rimboschimento compensativo.
Da segnalare che l’ Autorità di Bacino del Reno, pur avendo espresso parere di conformità dell’opera con gli obiettivi e le finalità del Piani Bacino, nel parere dell’11.11.2009 aveva mostrato ‘ perplessità sull’efficacia di invasi la cui destinazione è essenzialmente il sostegno del Deflusso Minimo Vitale, finalizzati al miglioramento dello stato qualitativo di un corso d’acqua, in particolare in quei bacini non interessati da derivazioni che ne modifichino il regime naturale, perplessità già espresse anche nella commissione tecnica per l’attuazione dell’addendum all’accordo procedimentale sull’Alta Velocità’.
Nell’atto della regione toscana sono anche indicate puntigliosamente tutte le prescrizioni e le raccomandazioni a cui dovrà attenersi il realizzatore dell’opera.
(lr)
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