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La Regione approva l’inchiesta pubblica sul progetto eolico di Villore

di Leonardo Romagnoli

La Regione approva l’inchiesta pubblica sul progetto eolico di Villore

La giunta regionale toscana ha  approvato l’inchiesta pubblica sul progetto di impianto eolico sul Giogo di Villore-Corella nei comuni di Vicchio e Dicomano. Una richiesta in tal senso era pervenuta alla Regione da parte del gruppo consiliare “Dicomano che verrà” ed  una nota critica di Italia Nostra sottolineava la contrarietà delle popolazioni ad un’opera di impatto devastante su un territorio integro come quello del crinale appenninico.” Sono pervenute inoltre , scrive la Regione, al Settore VIA numerose segnalazioni telefoniche da parte di privati cittadini residenti nella zona che esprimono contrarietà al progetto ed altre riportate dai Comuni territorialmente interessati”.
Dal 23 marzo sono infatti iniziati i termini per la presentazione delle osservazioni al progetto proposta da AGSM di Verona senza però la possibilità di svolgere confronti pubblici e approfondimenti a causa dell’emergenza sanitaria in corso. L’unica cosa prevista dal decreto del 18 marzo è un prolungamento di 23 giorni rispetto ai 60 previsti dalla legge e quindi fino al 15 giugno. La regione rileva la necessità di garantire un’ampia partecipazione del pubblico e per questo approva l’inchiesta pubblica prevista dalle normative regionali “in aggiunta alle ordinarie forme di consultazione del pubblico”.

Nell’atto si afferma che “lo svolgimento dell’inchiesta pubblica in argomento non dovrà comportare interruzioni o sospensioni dei termini, così come disposto dalla normativa in materia di VIA”, ma  che ,considerate le richieste pervenute dal gruppo consiliare “Dicomano che verrà” , dall’ “Osservatorio civico sul progetto eolico Villore- Corella” e da privati cittadini,”non si debba tener conto del periodo intercorrente tra il 23 febbraio e il 15 maggio 2020 per il computo del termine di 60 giorni per le consultazioni del pubblico dalla pubblicazione dell’avviso di cui all’articolo 23, comma 1, lettera e) e del termine di 90 giorni per lo svolgimento dell’inchiesta pubblica ai sensi dell’art. 53 della l.r. 10/2010 e che, pertanto, i suddetti termini decorrono integralmente dal 16 maggio 2020 e comunque, per quanto riguarda l’inchiesta pubblica, compatibilmente con le limitazioni che dovessero essere ancora imposte alle possibilità di spostamento all’interno del territorio nazionale e alla disciplina di manifestazioni pubbliche che vedano la contestuale presenza di più persone.

Presidente dell’inchiesta pubblica è stata designata la prof.sa Giovanna Pizzanelli. Sarà ora il settore VIA della regione a predisporre gli atti per attivare l’inchiesta pubblica secondo le indicazioni contenute nell’atto della giunta regionale.
Come funziona l’inchiesta pubblica lo spiegheremo in un prossimo articolo.

LR

17.4..20

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2 commenti

Daniela Stagni 18 Aprile 2020 - 11:45

Sicuramente un impatto grave per la bellezza dell’ambiente. Dobbiamo riflettere sulla necessità di fonti alternative per la produzione di energia elettrica.
Sono brutti pure i pannelli fotovoltaici ma se queste fonti porteranno a un miglioramento per il ns pianeta agonizzante dovremo prenderli in considerazione.

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