L’Asl citata in giudizio per la morte di Sofia Salomoni

Il 30 gennaio del 2018 Sofia Salomoni morì all’ospedale di Careggi dove era stata trasportata dopo essere caduta da un’altalena in località Villore nel comune di Vicchio. I soccorritori non si erano resi conto della gravità della caduta che aveva comportato la rottura della milza.  L’incidente avvenne nel giardino di una casa  dove si stava svolgendo una festa di compleanno e la ragazza di Londa si stava divertendo su un’altalena attaccata ad un albero che sporgeva su un dirupo quando scivolò per diversi metri. Sul posto giunse un ambulanza del 118 che trasportò Sofia a Firenze.

E adesso la Asl Toscana Centro viene  citata come responsabile civile nel procedimento per la morte della 22enne di Londa. Il motivo del coinvolgimento della Asl è dovuto al fatto che il 118 non inviò sul posto l’elisoccorso per trasportare in ospedale più rapidamente Sofia.

Il giudice dell’udienza preliminare Angelo Antonio Pezzuti di Firenze ha ammesso così la richiesta della famiglia che chiedeva di citare in giudizio la Asl come responsabile civile.

L’udienza preliminare, iniziata ieri a Firenze, vede imputati per omicidio colposo due infermieri della centrale del 118, il proprietario della casa dove avvenne il fatto e il figlio. L’udienza preliminare prosegue il 30 gennaio 2020.

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