Finanziamenti per la valorizzazione aree boschive in termini di pubblica utilità
La Regione Toscana ha pubblicato un bando molto interessante del Programma di Sviluppo Rurale per sostenere investimenti da parte di soggetti pubblici e privati per “accrescere la resilienza dei sistemi forestali” cioè “investimenti che mirano all’adempimento di impegni a scopi ambientali, all’offerta di servizi ecosistemici o alla valorizzazione in termini di pubblica utilità delle aree forestali e boschive della zona interessata o al rafforzamento della capacità degli ecosistemi di mitigare i cambiamenti climatici. “
Un bando particolarmente interessante per il territorio del Mugello e della Valdisive dove la copertuta forestale supera il 60% e che prevede contributi del 100%.
Tra i possibili beneficiari ci sono “ privati, soggetti di diritto pubblico, gestori di usi civici, che siano proprietari, possessori, titolari della gestione di superfici forestali, anche collettive, singoli o associati “ che possono presentare le domande dal 18 aprile fino al 15 maggio.
Il bando ha una dotazione di 7,5 milioni e prevede un massimo di contribuzione di 250.000 euro per i gestori del patrimonio forestale regionale e di 150.000 per gli altri.
Sono molto interesanti gli interventi che possono ottenere il finanziamento:
-realizzazione o ripristino, all’interno dei rimboschimenti esistenti o nelle aree di neocolonizzazione, di muretti a secco, di piccole opere di canalizzazione e regimazione delle acque, anche al fine delle creazione di microambienti per la salvaguardia di specie rupestri
– interventi di ricostituzione e miglioramento della vegetazione ripariale, volti all’aumento della stabilità degli argini, all’affermazione e/o diffusione delle specie ripariali autoctone
-Miglioramento e/o ripristino (ai fini della tutela di habitat , ecosistemi, biodiversità e paesaggio) di ecotoni agrosilvopastorali di confine, creazione di radure e miglioramento dei soprassuoli forestali di neoformazione insediatisi in pascoli, prati e coltivi abbandonati (possbilità di recupero di prati-pascolo).
Sono finanziabili anche interventi di prevenzione danni dalla fauna selvatica e contro la diffusione di piante infestanti. e ci sono poi tutte le operazioni che riguradano fustaie, boschi cedui, rinaturalizzazione e rimboschimento.
Più problematica la parte dedicata al castagno in quanto sono ammissibili SOLO interventi su castagneti da frutto monumentali purché localizzati in aree protette o Natura 2000, “purché gli interventi non siano finalizzati al recupero o mantenimento della produzione delle castagne/marroni ma solo al mantenimento del paesaggio o dell’habitat.
Gli interventi sono ammissibili solo in popolamenti in cui le piante di castagno da frutto sono di dimensioni e pregio tali da corrispondere agli obiettivi della misura e sopra definiti.
In tal caso sono ammissibili interventi di:
– taglio delle piante estranee al castagneto da frutto;
– potature di risanamento delle chiome, finalizzate al recupero delle piante.
Non sono ammissibili interventi di mesa a dimora di nuove piante innestate o l’esecuzione di innesti di selvaggioni o polloni.
Il recupero del castagneto deve essere previsto da Piani o Programmi o altri strumenti pubblici di pianificazione territoriale e paesaggistici o dai Piani di gestione delle aree protette , che ne devono riconoscere il ruolo e l’importanza paesaggistica e culturale per l’area in cui sono inseriti.” Per restare al territorio del Mugello – Valdisieve questa indicazionde del bando è riscontrabile nella zona di Moscheta, in aree interne al Parco nazionale del Falterona e foreste Casentinesi e nel Sic dell’area Giogo – Colla di Casaglia. La misura invece poteva essere utilizzata per il recupero produttivo di centinaia di ettari oggi non utilizzati. E’ vero che ci sono le altre misure per le attività agricole o per il biologico ma non hanno la stessa portata e soprattutto lo stesso livello di contribuzione.
La misura prevede anche la Valorizzazione e risanamento in bosco di specie forestali nobili, rare, sporadiche e di alberi monumentali, mentre una seconda azione dovrebbe sosteneregli ineterventi per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Però è soprattutto la terza azione quella più interessante per gli enti locali in quanto punta alla “VALORIZZAZIONE IN TERMINI DI PUBBLICA UTILITÀ DELLE FORESTE E DELLE AREE BOSCHIVE” con la realizzazione ripristino, miglioramento della rete di accesso al bosco per il pubblico . Si possono finanziare opere sulla sentieristica e la viabilità minore, si possono realizzare o ripristinare piccole strutture ricreative, rifugi, bivacchi e punti ristoro attrezzati. E ancora punti di informazione e osservazione (anche a fini didattici), cartellonistica e segnaletica. Sono ammissibili a finanziamento anche tutti gli interventi espressamente dedicati o volti a garantire la fruizione da parte delle persone diversamente abili.
Come sempre è richiesto un certo livello di progettazione al momento della presentazione della domanda che dovrà essere effettuata tra il 18 aprile e il 15 maggio 2017.
LR