Il parere della conferenza dei servizi con relative prescrizioni aveva una durata di 5 anni ,ma in questi anni non è stato fatto assolutamente niente e adesso l’Unione dei comuni ha chiesto alla Regione una proroga dell’autorizzazione per 5 anni fino al 2020.
Quali le motivazioni di questo ritardo? La titolarità della proprietà delle opere. Una questione di primaria importanza per gli enti locali dato che la vicenda avrebbe potuto avere conseguenze molto negative per i bilanci già difficili di comuni o unione. Solo di recente è stato stabilito che la proprietà sarà della Regione Toscana, “ ma non sono state ancora avviate dalla stessa le procedure autorizzative previste per le concessioni in derivazione ex RDD 1775/33 connesse alla realizzazione degli invasi per cui, allo stato attuale, non è ancora possibile procedere all’avvio della fase esecutiva dei lavori.”
La Regione conferma che gli interventi del Lotto 3 sono una priorità e destina tutte le risorse disponibili valutate in circa 4 milioni di euro e approva anche le attività di gestione e manutenzione degli interventi che saranno realizzati e “le utenze degli interventi realizzati”, destinando a queste attività di “gestione, manutenzione e utenze , a seconda delle necessità, le eventuali economie accertate in seguito alla realizzazione degli interventi in corso di realizzazione”(?). Per cercare di migliorare il rapporto costi/benefici nel progetto è stata aumentata la capacità dell’invaso Pergola A sopra i 100.000 metri cubi e si pensa di realizzare un collegamento tra gli invasi Pergola e l’invaso Tabernacolo, “ onde rendere disponibile parte della risorsa proveniente dal drenaggio delle gallerie anche a sostegno del deflusso nel Torrente Bosso e per l’eventuale utilizzo nelle aree contermini”.
Per adesso l’unica certezza è la proroga della pronuncia di compatibilità ambientale al 2020. Ci saranno i cantieri nel 2016?
LR