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Inchiesta pubblica sull’eolico di Villore, un comunicato di Italia Nostra e altre associazioni

di Leonardo Romagnoli

CHIUSA L’INCHIESTA PUBBLICA SULL’EOLICO: UNA PROVA DI PARTECIPAZIONE DELUDENTE 

Il 24 agosto si è conclusa l’Inchiesta Pubblica sul progetto dell’impianto eolico Giogo di Villore decisa dalla Regione Toscana

Si è conclusa in video conferenza dopo ben sei ore di lettura (dalle 19 ad oltre l’una di notte)  della relazione finale della commissione dell’Inchiesta senza possibilità di intervento anche solo per chiarimenti, e senza disporre – vista la lunghezza –  del più che necessario testo scritto.

La prima parte è stata dedicata  ad una ridondante  ricostruzione storico-notarile del funzionamento dell’Inchiesta duplicando di fatto alcuni contenuti già presenti nei verbali pubblicati sul sito della Regione.

La seconda parte invece ha evidenziato in capitoli  la sostanza dell’Inchiesta   mettendo sullo stesso piano gli  interventi di chi  dimostrava di conoscere il sito e il progetto e di chi interveniva  genericamente  sulle questioni ambientali e su “quanto è bella l’energia eolica”. Sono stati così inserite nella relazione le numerose prese di posizione a favore del progetto –  quasi tutte provenienti da  persone e tecnici non mugellani – prescindenti dalla analisi di  esso.  Quindi a  intasare e squilibrare la sintesi finale è stato l’inserimento  ad esempio di  dichiarazioni a sostegno degli albergatori rurali veneti mobilitati da Agsm e addirittura l’intervento  autopromozionale di una agenzia di crowdfunding.  Oltretutto sono stati  allegati alla relazione   documenti di letteratura scientifica, tutti citati in interventi favorevoli al progetto e finora sconosciuti sia nell’Inchiesta che nel procedimento autorizzativo regionale.

Emerge chiaro nella relazione  – anche se non contestata dal presidente di commissione – il rifiuto di AGSM di rispondere alle controdeduzioni scritte e non verbali dei partecipanti, così come ai pareri espressi da Enti come la Soprintendenza, il Parco Nazionale,  l’Unione Montana dei Comuni del Mugello, i diversi settori (Paesaggio, Forestazione, Sismica, ecc.) della stessa Regione, i Comuni interessati,  il Genio Civile, ecc.  L’argomentazione principale  utilizzata  da AGSM è una sorta di stato di eccezione dovuto alla crisi climatica che rende in fondo irrilevanti le obiezioni fondamentali agli impianti eolici sui crinali.

E comunque AGSM dovrà nei prossimi mesi rispondere alle 17 pagine (che con gli allegati  diventano  centinaia) di integrazioni richieste dalla Regione che ha dovuto accogliere le osservazioni e i contributi circostanziati pervenuti su un progetto che sempre più si rivela assolutamente incompleto e di conseguenza pericoloso sotto il profilo dell’impatto ambientale.

La partita non è chiusa: le associazioni firmatarie del comunicato sono consapevoli  che ciò che succederà al progetto sui crinali mugellani farà scuola anche per tutti i crinali appenninici  simili al Giogo di Villore  e di conseguenza l’attenzione al proseguo del procedimento sarà massima.

Le associazioni

ITALIA NOSTRA

DICOMANOCHEVERRA’

MUGELLO IN MOVIMENTO

 

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