Il CENTROSINISTRA DEL MUGELLO IN DIFESA DEL PRESIDIO OSPEDALIERO DI BORGO
Appreso che la direzione aziendale ASF (Azienda Sanitaria di Firenze) ha sospeso la chiusura (prevista per il 19 giugno 2013) del servizio di IVG presso il presidio ospedaliero di Borgo San Lorenzo, e il suo trasferimento presso lo IOT di Firenze, i circoli Mugellani di PD, PSI e SEL proseguono la loro battaglia a difesa del Ospedale del Mugello.
“I documenti che abbiamo presentato e approvato a larghissima maggioranza nei consigli comunali, gli incontri a livello regionale con amministratori e segretari di partito, hanno portato a un primo importantissimo risultato: la sospensione della chiusura.” dice il Segretario del PD Mugello Recati “Mercoledì 3 luglio i sindaci del Mugello incontreranno il Direttore Generale dell’ASF per ribadire la centralità del nostro ospedale e chiedere un tavolo di concertazione con l’ASF al fine di discutere dei servizi legati alla salute dei nostri cittadini, dal superamento delle Società della Salute alla previsione delle nuove Case della Salute”.
Claudio Piccirillo, Segretario PSI Zona Mugello, ritiene in particolare modo necessario che nel momento nel quale le cittadine mugellane decidano di ricorrere alle pratiche previste dalla Legge 194, intese anche come prevenzione, venga offerta la più qualificata assistenza rimanendo nel loro territorio. Un trasferimento a Firenze non garantirebbe ad esse uguale libertà di movimento, riservatezza e soprattutto tempestività di fruizione del servizio.
“Oltre a concordare su quanto sopra affermato” dice il Coordinatore di SEL Mugello Nicola Turri “è importante ribadire la necessità di preservare e potenziare i servizi territoriali e il loro collegamento con l’ospedale di Borgo San Lorenzo che sono di fondamentale importanza in una zona vasta come il Mugello, per garantire equità di accesso ai servizi per tutti i cittadini”.
Siamo consapevoli che la strada da fare è ancora lunga e difficile, ma la determinazione e l’impegno per garantire che il nostro Ospedale non venga svuotato dei suoi servizi e resti un presidio capace di rispondere ai bisogni dei nostri cittadini, sono e rimarranno massime.


