IL SINDACO PASSIATORE SCRIVE ALL’AMBASCIATORE DELL’ARABIA SAUDITA PER PROTESTARE CONTRO LA CONDANNA A MORTE DI ALI MOHAMMED BAQIR AL-NIMR
Il giovane attivista accusato di reati commessi quando era ancora minorenne
“Scrivo questa lettera perché avverto la necessità di reppresentarLe la mia forte contrarietà circa la decisione del Governo da Lei rappresentato di condannare a morte Ali Mohammed Baqir al-Nimr” il Sindaco di Dicomano Stefano Passiatore con una lettera si rivolge all’Ambasciatore del Regno di Arabia Saudita in Italia S.E. Dr. Rayed Khaled a. Krimly e prende posizione in merito alla vicenda del giovane attivista saudita che sarebbe colpevole di aver partecipato a manifestazioni antigovernative, quando era ancora minorenne, e per questo condannato a morte per crocifissione.
Passiatore non vuole entrare nel merito degli affari interni del governo e neanche discutere sui reati ascritti al giovane, ma vuole solo sottolineare che numerosi trattati internazionali vietano la pena di morte per reati commessi da minori di 18 anni, tra i quali : il Patto Internazionale sui diritti Civili e Politici e la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
“Ritengo poi doveroso esprimere lo sdegno più totale – scrive ancora il Sindaco – per una pena, la condanna a morte per crocifissione, la cui disumanità macchia indelebilmente il Governo da Lei rappresentato. Non esistono reati tali da giustificare tanta crudeltà nei confronti di una persona, indipendentemente dai reati commessi”.
Per questo il Sindaco Passiatore chiede al Governo Saudita “la necessità e l’opportunità di riconsiderare tale decisione alla luce dei trattati internazionali e della necessità di riconsiderare la pena di morte, soprattutto quella per crocifissione – conclude – quale istituto da abolire effettuando una moratoria delle esecuzioni capitali”.
