Il Porta a Porta nel 2018. Sarà la volta buona?

Il Porta a Porta nel 2018. Sarà la volta buona?

Sono ormai diversi anni che si discute dell’applicazione della raccolta dei rifiuti urbani con il sistema “porta a porta”(PAP) anche in Mugello. Inzialmente le difficoltà sembrava fossero dovute alla mancanza di stazioni ecologiche sul territorio a disposizione degli utenti per il conferimento dei rifiuti differenziati. Per la verità l’isola ecologica di Rabatta aveva già un suo progetto dal 2007 ed esecutivo nel 2009 che trovò allora l’ opposizione da parte anche degli artigiani della zona di Rabatta poi sostenuti dalla lista civica di centrodestra BorgoViva che parlava di “vocazione alla nettezza” del comune di Borgo san lorenzo solo perchè il comune si era dotato di impianti oggi ritenuti da tutti fondamentali come il compostaggio, il depuratore e anche la discarica oggi esaurita. Stazione ecologica che poi è stata realizzata nella stessa localizzazione e in pratica con lo stesso progetto nel 2016 con quasi 10  anni di ritardo e con consenso generalizzato.

L’idea originaria prevedeva anche un’altra stazione ecologica nell’area della ex discarica di Pianvallico nel comune di Scarperia e San Piero.

Publiambiente , oggi Alia spa, era già allora all’avanguardia nell’attuazione del sistema PAP nei comuni dell’empolese dove molte amministrazioni raggiugono quasi il 90% di raccolta differenziata e quindi i ritardi accumulati fino ad ora non possono essere dovuti a carenze organizzative.
Si era parlato del luglio 2017 come inizio del nuovo sistema di raccolta ma adesso si parla genericamente del 2018 . Tenendo conto della necessaria campagna di informazione capillare degli utenti l’inizio può essere previsto dopo l’estate di quest’anno( se ci sarà).
I comuni mugellani sono molto lontani dagli obiettivi previsti dalla legge del 65% (il più alto è Borgo San Lorenzo con il 42,5%) e per questo devono sottostare alle penalizzazioni come l’ecotassa del 20%.
La raccolta differenziata, ricordiamolo, è un obbligo di legge a cui devono attenersi tutte le amministrazioni , i soggetti gestori e anche i cittadini, inoltre quella porta a porta per essere efficace deve essere applicata in modo generalizzato nel territorio altrimenti si verifica il fenomeno dell’esportazione dei rifiuti nella prima area fornita ancora di cassonetti.

Ma allora cosa ritarda ancora l’istituzione del PAP ? Secondo me il timore di dover dire ai cittadini che in un primo momento il costo della Tari potrebbe non diminuire ma potrebbe aumentare forse anche del 20%. E’ comprensibile che la politica di fronte a questo scenario si senta in difficoltà ma non è nascondendo la realtà che si può sperare in un cambiamento della situazione.

Prendiamo Borgo San Lorenzo dove il servizio di igiene urbana costa attualmente circa 3 milioni e 200 mila euro suddivisi in circa 1.890.000 euro di costi fissi e di 1.200.000 euro di costi variabili, l’aumento con il PAP potrebbe comportare maggiori oneri tra 300 e 500 mila euro che , come prevede la legge, dovrebbero essere coperti dalla bollette. Nei costi variabili ci sono quelli di trasporto, raccolta e smaltimento e quelli delle raccolte differenziate ( una tonnellata di organico portata al compostaggio costa comunque circa 100 euro). Ovviamente l’attuale porta a porta effettuato solo per la carta un giorno la settimana dovrà essere ampliato all’organico (2 volte la settimana) alla plastica e multimateriale (una volta la settimana), pannolini e pannoloni(una volta) e al rifiuto indifferenziato (una volta la settimana). Resterebbero le campane stradali, ma solo per il vetro, e i servizi a chiamata per ingombranti e verde. Per altre necessità i cittadini possono utilizzare la stazione ecologica ( quella di Rabatta ha fatto registare quasi 1900 accessi ovvero 90 al giorno).

Una seria politica sui rifiuti deve innazitutto portare ad un riduzione della quantita di rifiuti prodotti che può essere favorita da incentivi economici come quelli derivanti da una tariffazione puntuale per cui la famiglia paga in base al rifiuto indifferenziato conferito per lo smatimento(PAYT – pay as you throw)).

Basta analizzare la composizione dei rifiuti per rendersi conto dell’importanza del PAP : Carta e cartone e organico rappresentano tra il 53 e 55% dei rifiuti urbani, il 7% è il verde e il 12 % la plastica, vetro 7%, metalli 4,5% e idem per il legno e i tessili circa il 3%. Sono tutti materiali ricilabili se raccolti correttamente.

Il Porta a porta quindi permette di ridurre ai minimi termini i materiali da smaltire con grande vantaggio per l’ambiente e per l’economia in quanto si recuperano materie che possono essere nuovamente impiegate nei processi produttivi e si salvaguarda il territorio dall’inquinamento.

Come già detto per raggiungere questo obiettivo bisogna procedere per gradi tenendo conto che comunque il costo complessivo del servizio deve essere coperto dalle tariffe.
Come è già avvenuto anche in altri comuni della nostra zona ,alcuni di quelli della Valdisieve, il pagamento della tariffa in base al conferimento dell’indifferenziato è arrivato a conclusione di un processo più o meno breve.

Per restare a Borgo san Lorenzo, secondo i dati del 2016 nel comune si sono prodotte 10.133 tonnellate di rifiuti di cui 4.300 di differenziata, quindi la parte restante di 5.814 tonnellate finisce in discarica dopo trattamento meccanico. Considerando che il costo dello smaltimento in discarica o incenerimento tenderà sempre ad aumentare con un valore intorno a 160 euro a tonnellata si capisce che il costo per la mancata raccolta differenziata potrebbe avvicinarsi agli 800.000 euro. Se invece la raccollta porta a porta facesse raggiungere e superare l’80% di RD il costo si ridurrebbe sotto i 300.000 euro e con il 90% sotto i 150.000. Se poi dovessero diminuire anche le quantità prodotte (oggi 550 kg pro capite) il vantaggio sarebbe ancora più consistente e compenserebbe ampiamente i maggiori costi del porta a porta ( che comunque creerà anche nuovi posti di lavoro) dovuti alla raccolta puntuale in tutto il territorio. Inoltre va ricordato che il Piano di Ambito Toscana centro prevederebbe per il Mugello l’applicazione della tariffazione puntuale che potrebbe dare immediati vantaggi ai cittadini più virtuosi penalizzando fortemente coloro che continueranno a conferire quote elevate di indifferenziato. Come è già avvenuto in altre realtà bisognerà anche porre grande attenzione all’abbandono dei rifiuti con un monitoraggio puntuale su tutto il territorio dato che scompariranno dalle strade gli attuali cassonetti.

Leonardo Romagnoli

2.1.18

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