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Il M5S e Cambiamo Insieme sulla polemica Lega -Becchi a Borgo san Lorenzo

di Leonardo Romagnoli

Marco Giovannini Consigliere movimento 5 stelle

Sento il dovere di esprimere il mio pensiero riguardo alla polemica fra la vicesindaco Cristina Becchi e la Lega.

Penso che intorno alla vicenda si sia perso di vista il fulcro del problema: non si tratta di pensarla in modo diverso o di criticare la persona, né tanto meno il suo operato; il punto è che si sono usate parole sbagliate, inopportune ed offensive per le quali non ci sono giustificazioni.

Occorre pertanto non strumentalizzare l’accaduto da nessuna parte politica, ma semplicemente prendere atto di aver sbagliato ed avere l’umiltà di chiedere scusa, in modo chiaro e inequivocabile. Vi è infatti una bella differenza fra non condividere certe posizioni e accusare qualcuno di veri e propri reati.

Esprimere i propri pensieri è un diritto ed è necessario che esso sia garantito in ogni sua forma specialmente in un consiglio comunale, luogo di confronto, discussione e scambio di opinioni e idee nel quale non è ammissibile usare certi termini nei confronti di un altro consigliere. La manifestazione delle proprie idee e delle proprie posizioni non deve mai superare un confine: quello del rispetto del nostro interlocutore.

La vicesindaco, non solo si espressa con parole inaccettabili, ma si è pure rifiutata di ascoltare pareri diversi dal suo; lei che sostiene l’importanza del dialogo, della critica, del libero pensiero e del confronto dovrebbe sapere che per far questo occorre innanzitutto saper ascoltare.

Concludo dicendo che come portavoce M5S preferisco avere un confronto così acceso sulle problematiche dei borghigiani (Scuole, Ciclabili, Alberi, ecc.).

La dichiarazione di cambiamo Insieme

In merito alla polemica tra la vicesindaco Cristina Becchi e la Lega, innestata
dalle infelici e pericolose dichiarazioni della stessa Cristina Becchi, con
franchezza, mi sento di dover svolgere qualche riflessione:
1) Quando chi esercita una rappresentanza e una carica pubblica si rifiuta
di entrare nel merito delle questioni poste da parte di chi ha titolo per
porle, offende il principio di rappresentanza e con questa lo stesso
spirito democratico;
2) inoltre si da ad intendere di non possedere strumenti culturali e politici
necessari all’incarico che si ricopre: si scappa buttandola in caciara.
3) è davvero preoccupante rilevare certi atteggiamenti da chi rivolge con
costanza critiche nei confronti dei totalitarismi e delle dittature, ma poi
nell’esercizio delle proprie funzioni ne ricalca i metodi.
Ciò detto rivolgo a tutti un sentito invito a far sì che per il futuro, il clima
democratico nel nostro Consiglio comunale prevalga sullo spirito di contesa a
tutti i costi e, nel rispetto dei rispettivi ruoli, si riesca a rendere un servizio
all’altezza di coloro che ci siamo presi l’onere e l’onore di rappresentare.

Luca Margheri

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