Il “Giotto Ulivi” e il Centro Ricerca Rifiuti Zero scrivono alla BIC per chiedere penne a sfera riciclabili

Il “Giotto Ulivi” e il Centro Ricerca Rifiuti Zero scrivono alla BIC per chiedere penne a sfera riciclabili
Nell’ambito del progetto di Educazione ambientale dell’IIS “Giotto Ulivi” di Borgo San Lorenzo, il 31 maggio 2018 le classi 4A, 4B, 4C, 3C, 2F, 1AFM ed i loro docenti Luigi Cenerelli, Marco Magherini e Maria Cristina Carlà Campa hanno scritto una lettera alla sede italiana della BIC per chiedere che le sue penne a sfera diventino il più possibile compatibili con l’ambiente, in un’ottica di recupero sempre più completo delle risorse.
Prot. 2375 / A6 del 31.5.18

Raccomandata AR

Spett. BIC ITALIA
Centro Leoni – Palazzo B – Via Spadolini 7
20141 Milano
Tel.: +39 02 4898 11

Oggetto: richiesta dall’IIS “Giotto Ulivi” per riciclo delle penne a sfera.

Siamo gli alunni delle classi 4A, 4B, 4C, 3C, 2F, 1AFM insieme ai nostri docenti di Scienze naturali, nell’ambito del progetto di Educazione ambientale di Istituto, stiamo da tempo svolgendo attività di sensibilizzazione e studio in merito all’intero ciclo dei rifiuti, in particolare quelli destinati alla raccolta differenziata. La nostra scuola sta collaborando attivamente con il Centro Ricerca Rifiuti Zero del Comune di Capannori (LU) ed il suo coordinatore Rossano Ercolini, nel proporre ai propri alunni laboratori miranti a cambiare la visione comune sui rifiuti, da oggetti di cui disfarsi il prima possibile a importanti risorse da destinare nuovamente al ciclo produttivo, invece che alla discarica o all’incenerimento. Tanti di noi, fra alunni e docenti, utilizzano i vostri prodotti, in particolare le penne a sfera. Per quello che siamo riusciti a verificare sul vostro sito italiano (https://it.bicworld.com/bic-italy) ci risulta che tale tipologia di prodotto sia da destinarsi, quando non più utilizzabile, alla sola raccolta indifferenziata, senza alcuna possibilità di recupero se non per i tappi, che autonomamente da anni raccogliamo in favore di una ONG toscana, che realizza pozzi per l’acqua potabile in Tanzania. Sappiamo comunque che in Francia esiste il prodotto con marchio “Ubicuity” per il quale avete previsto il recupero della plastica ai fini del riciclo (https://www.bicworld.com/en/ubicuity-write-kind-bench). Utilizzare un prodotto il cui unico destino finale è la raccolta indifferenziata, per cui si può parlare di vero e proprio errore di progettazione, ci sembra non sia in linea con quanto stiamo man mano scoprendo sulle enormi potenzialità della raccolta differenziata insieme ai nostri docenti. Vorremmo quindi sapere quali sono le iniziative concrete che BIC Italia ritiene di intraprendere, anche in forma sperimentale presso la nostra scuola, per rendere le vostre penne a sfera il più possibile compatibili con l’ambiente, in un’ottica di recupero sempre più completo delle risorse.
Distinti saluti.

Borgo San Lorenzo, 31 maggio 2018

i docenti
Luigi Cenerelli
Marco Magherini
Maria Cristina Carlà Campa

seguono le firme degli alunni delle classi
4A, 4B, 4C, 3C, 2F, 1AFM

Bic Italia non ha mai risposto a questa lettera, si è allora pensato di tradurla in francese, grazie al lavoro delle alunne della classe 3F linguistico e della collega Chantal Paluszek, e di inviarla alla sede centrale in Francia.

Société BIC
14, rue Jeanne d'Asnières
92611 Clichy Cedex France

Bonjour, le 31 mai 2018, nous avons envoyé la lettre jointe à votre siège italien à Milan, qui l'a reçue le 7 juin 2018 mais n'a jamais répondu à nos demandes. Nous sommes impatients de recevoir vos commentaires, merci. 
Cordialement. 
Borgo San Lorenzo, 19.3.2019
Professeur Luigi Cenerelli

Prot. 2375 / A6 du 31.5.18

lettre recommandée AR
reçue le 7.6.18

Spett. BIC ITALIA
Centro Leoni – Palazzo B – Via Spadolini 7
20141 Milano
Tel.: +39 02 4898 11

Objet : demande pour le recyclage des stylos à bille, du lycée «Giotto Ulivi».

Bonjour,
nous sommes les élèves des classes 4A, 4B, 4C, 3C, 2F, 1AFM, et depuis longtemps nous collaborons avec nos professeurs de sciences naturelles, dans le cadre du projet d’Education environnementale de notre établissement, pour mener des activités de sensibilisation et d’étude au sujet du cycle complet des déchets, en particulier ceux qui sont destinés au tri sélectif.
Actuellement, notre lycée collabore activement avec le «Centro Rifiuti Zero» (zéro déchets) de la commune de Capannori (LU) et son coordinateur Rossano Ercolini, proposant aux élèves des laboratoires qui tendent à changer la vision commune sur les déchets, des objets dont se débarrasser le plus tôt possible, aux importantes ressources à destiner de nouveau au cycle productif, et non pas à la décharge ou à l’incinération.
Beaucoup d’entre nous, élèves et professeurs, utilisent vos produits, en particulier les stylos à bille. Après vérification sur votre site italien (https://it.bicworld.com/bic-italy) il nous semble que telle typologie de produits est à destiner, quand ce n’est plus utilisable, seulement à la récolte indifférenciée, sans aucune possibilité de récupération, hormis les bouchons qu’on recueille en autonomie, depuis longtemps en faveur d’une ONG Toscane, qui réalise des puits pour l’eau potable en Tanzanie. Nous savons très bien qu’en France il y a le produit étiqueté ''Ubicuity'', pour lequel vous avez prévu la revalorisation des matières plastiques en vue du recyclage.
(https://www.bicworld.com/en/ubicuity-write-kind-bench). Utiliser un produit qui est destiné au tri sélectif, pour lequel on peut parler d'erreur de planification, il nous semble que ce n'est pas conforme avec tout ce que nous sommes en train de découvrir concernant les normes de potentialités du tri sélectif avec nos professeurs. Nous voudrions savoir quelles sont les initiatives concrètes que BIC Italia pense effectuer, même sous forme expérimentale auprès de notre école pour rendre vos stylos à bille compatibles le plus possible avec l'environnement en vue d'une revalorisation plus complète des ressources.

Borgo San Lorenzo, 31 mai 2018

les professeurs
Luigi Cenerelli
Marco Magherini
Maria Cristina Carlà Campa


Anche la lettera indirizzata in Francia non ha avuto alcuna risposta, abbiamo allora interessato della vicenda il Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori.

Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Italy e Zero Waste Europe, sostiene con forza la richiesta diretta alla multinazionale BIC, per ottenere la produzione di penne a sfera il più possibile riciclabili e comunque più compatibili con l’ambiente, intrapresa da tempo dall’IIS “Giotto Ulivi” di Borgo San Lorenzo. Proprio stamani Rossano Ercolini ha scritto alla sede italiana della BIC la seguente lettera.da Centro Ricerca Rifiuti Zero <centrorifiutizero@gmail.com>

a centralino@bicworld.com

data 11 set 2019, 11:47

Buongiorno,
ci facciamo portavoce, sostenendo con forza quanto scritto dagli alunni dall’Istituto superiore “Giotto Ulivi” di Borgo San Lorenzo (lettera in allegato).

Purtroppo alla loro lettera, inviata il 31 maggio 2018 alla sezione italiana di BIC, non vi è stata risposta. Ci auguriamo  e crediamo che ciò sia dovuto ad un disguido e non una semplice volontà.

Purtroppo  la struttura  stessa della popolare BIC, anche nella sua scomposizione, è impossibile da riciclare e quindi destinata a raccolta indifferenziata. Quindi, dal nostro punto di vista è classificabile come prodotto da Black list.

Crediamo sia fondamentale attivare percorsi alternativi, dato che ormai il nostro ambiente non può più permettersi di smaltire rifiuti plastici in modalità così scorretta.

Come Centro Ricerca Rifiuti Zero proviamo ad avanzare due proposte, con la speranza che esse possano essere prese in considerazione:

1. pensare e lavorare, anche con la nostra collaborazione, ad una sostituzione dei materiali di composizione della penna stessa, mirando a qualcosa di più eco-compatibile;

2. trasformare le penne in risorsa. Infatti, facendo una piccola ricerca siamo venuti a conoscenza che BIC in Gran Bretagna, già dal 2011, ha lanciato un programma di raccolta di penne usate (non solo del marchio) per trasformarle in beni utili per la comunità. Questa raccolta è stata fatta all’interno delle scuole, enti, società etc. in stretta collaborazione con l’associazione TerraCycle. Questa iniziativa, nata con lo scopo di sensibilizzare e compiere un’azione responsabile per l’ambiente, ha  creato una vera e propria partnership alternativa, inserendo in questo percorso virtuoso non solo grosse aziende ma anche singoli cittadini.

Perchè non seguire lo stesso esempio anche in Italia?

Noi, come Centro Ricerca Rifiuti Zero e come associazione Zero Waste, ci rendiamo disponibili e volenterosi ad attivare, con la vostra collaborazione, un’azione così mirata.

Rimaniamo in attesa di un vostro riscontro.

Un saluto

Per il Centro Ricerca Rifiuti Zero del comune di Capannori,

Rossano Ercolini
Presidente Zero Waste Italy, Zero Waste Europe,
Vincitore Goldman Environmental Prize 2013

Amina Santi
Responsabile campagna “Contro quella Doppia Sporca Sozzina” dei prodotti non riciclabili.

 

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