Preso atto che
– il diritto d’autore è disciplinato prevalentemente dalla legge 22 aprile 1941 n. 633 (“Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio“) e successive modificazioni, e dal Titolo IX del Libro Quinto del Codice civile italiano;
– l’art. 180 della legge del 22 aprile 1941 n. 633 istituisce la Società italiana degli autori ed editori (SIAE) come unico ente con attività di intermediario per operare tutelate da diritto d’autore che è altresì incaricata i vigilare sulle attività di distribuzione e riproduzione (su qualsiasi supporto e in qualsiasi luogo), diffusione radiotelevisiva, vendita e noleggio di opere tutelate dal diritto d’autore. Per lo svolgimento di tali compiti, gli ispettori SIAE coordinati con gli ispettori dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni possono accedere ai locali dove vengono svolte le attività di riproduzione, duplicazione, vendita, emissione via etere e via cavo o proiezione cinematografica (art 182-bis).
Precisato altresì che
• i bilanci presentati negli ultimi anni raccontano di una società sull’orlo del baratro : il bilancio 2011 ad esempio “dopato” da proventi da “gestione non ordinaria” per quasi 50 milioni di euro, facendo quadrare i conti, attraverso un’operazione straordinaria ed irripetibile come il conferimento del patrimonio immobiliare dell’Ente in un fondo immobiliare e, soprattutto, la “svendita” di un credito – quello vantato nei confronti del Fallimento Lehman Brothers – al 31% del suo valore nominale;
• la società monopolista, che rivendica la natura privatistica così da potersi sottrarre ad ogni genere di controllo pubblico, costa molto, ricava poco e vive, nella sostanza, di sussidi e privilegi riconosciuti dalla legge, ha incassato nel 2011 645 milioni di euro di cui:
• 85 milioni dal balzello sulla copia privata che la Siae incassa – sostanzialmente senza muovere un dito – su ogni vendita di supporti e dispositivi idonei alla registrazione di opere protette da diritto d’autore (un fiume di denaro sul quale la Siae ha tenuto per sé, nel 2011 – a titolo di “rimborso spese” – oltre 6 milioni di euro, un importo più alto del 595,5% rispetto a quello incassato nel 2010).
• 6 milioni di euro, invece, quelli che provengono dai cosiddetti “servizi di vidimazione”, essenzialmente legati alla gestione dei contrassegni Siae
• 40 milioni per “Servizi in convenzione” che la SIAE svolge per soggetti terzi e che le vengono assegnati al di fuori di ogni gara: di questi ben 28 milioni di euro derivano dalla Convenzione decennale in essere con l’Agenzia delle entrate che, tra l’altro, riconosce a Siae – ed è un fatto davvero sorprendente – 100 euro per ogni verbale di contestazione di violazioni elevato a prescindere che sia corretto o meno.
• 3,5 milioni di euro per i controlli in affidamento dall’Enpals e quasi 5 milioni per i controlli alle macchinette da gioco per incarico dell’Agenzia Autonoma dei Monopoli di Stato.
Di conseguenza un fiume di denaro che poco o nulla ha a che vedere con il diritto d’autore e, soprattutto, con le finalità istituzionali dell’Ente e che, pure, finisce con il sovvenzionare la Siae, garantendole non solo lauti guadagni ma anche la possibilità di incutere un autentico timore reverenziale nei confronti di tutti gli utilizzatori di opere coperte da diritto d’autore;
Ed è in questo quadro che si inserisce la riflessione di questo consiglio comunale sulla sempre maggiore difficoltà propria e di tante associazioni senza scopo di lucro presenti nel territorio ad organizzare iniziative di intrattenimento, musicali e teatrali , a causa dei costosi diritti pretesi dalla SIAE: tale situazione sta azzerando la possibilità persino di allestire eventi all’interno delle scuole dedicate all’infanzia;
Considerato che anche gli stessi autori – soprattutto quelli più giovani e meno noti – comunque non ricevono che briciole dalla SIAE, il pagamento delle spettanze SIAE per la produzione di piccoli spettacoli di fatto oggi danneggia in primo luogo gli artisti già depressi dalla grave crisi economica;
Tutto quanto premesso,
il consiglio comunale chiede
al governo e alle forze politiche presenti in Parlamento:
– l’istituzione di una Commissione d’inchiesta dotata dei poteri di indagine ed acquisizione di atti e documenti necessari per verificare se e quali irregolarità sono state commesse, negli anni, dalla SIAE
– in attesa di una modifica legislativa che rimetta al centro la tutela dei diritti d’autore, l’approvazione di un provvedimento a termine che preveda la gratuità per le iniziative pubbliche all’interno di scuole e percorsi formativi e grandi facilitazioni per l’organizzazione di eventi da parte di enti e associazioni senza scopo di lucro, per attività di beneficenza e promozione turistica e culturale del territorio”
– che venga discussa la possibilità di inoltrare direttamente ai compositori contemporanei viventi i diritti di autore calcolati su una percentuale del compenso pagato agli interpreti.
Piera Ballabio – Libero Mugello
Giacomo Bagni- Per Borgo