Fare di Borgo San Lorenzo un Comune “No slot”. Le basi le ha gettate il Consiglio comunale approvando all’unanimità la mozione “Disposizione per il gioco consapevole e per la prevenzione della ludopatia”, presentata collegialmente dalla Commissione consiliare “Attività sociali e Cultura” composta dai consiglieri Paolo Omoboni, Lisa Conti, Paolo Beatini, Lorenzo Quartani, Adan Omar, Claudia Masini, Fulvio Boni, Giacomo Bagni, Roberta Biagioni. Problema, la ludopatia, che la commissione consiliare ha affrontato e discusso col supporto di Asl 10 e Sert, fino a proporre la mozione, illustrata in Consiglio dal suo presidente, Paolo Omoboni.
Nel testo, richiamando anche la recente legge regionale sulla ludopatia, si sottolinea come sia fondamentale che gli enti locali adottino misure di prevenzione e di controllo per contrastare l’abuso dei giochi d’azzardo legalizzati. Al Parlamento si chiede che “venga approvata una legge nazionale che preveda, nonché il divieto di pubblicità per le varie forme del gioco d’azzardo, una riduzione dell’offerta e un contenimento dell’accesso al gioco d’azzardo, oltre alla promozione di informazione e di attività di prevenzione che affrontino il problema della cura dei giocatori patologici, dotando gli enti locali di strumenti normativi e operativi idonei”. A livello locale sono previste più azioni, oltre all’adesione alla campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco”. E in particolare s’impegna l’Amministrazione comunale a: promuovere sul territorio comunale e nelle scuole la diffusione di informazioni su prevenzione e cura della dipendenza da gioco; favorire l’organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento per il personale delle sale da gioco; controlli sui locali per verificare il rispetto delle normative, nazionale e regionale; vietare slot machine, video poker in locali di proprietà comunale affittati per qualsiasi finalittà a terzi; ancora, promuovere, sulla base della legge regionale, il logo “No Slot” in esercizi e circoli che non installano apparecchi per il gioco lecito; recepire nei regolamenti interni le norme previste dalla legge regionale con “il divieto di apertura di sale da gioco e di spazi per il gioco che siano ubicati in un raggio di 500 metri da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili o altre strutture culturali, ricreative e sportive frequentate principalmente dai giovani, o da strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale” e individuare, nel territorio comunale, eventuali altri luoghi sensibili dove non è ammessa l’apertura di attività del genere; infine, promuovere l’adozione da parte dell’Unione montana dei Comuni del Mugello di un regolamento per le sale da gioco che recepisca quanto previsto dalla legge regionale.