Sono uno dei “due sanguigni firmatari che si ergono a paladini della Laicità dello Stato” colpevole, pare, di aver sottoscritto una interrogazione di Rifondazione Comunista che, rifacendosi a quanto chiaramente indicato nel regolamento comunale, chiedeva al Sindaco spiegazioni sul patrocinio dato alla Parrocchia di Luco per una manifestazione “pro vita” e contro la legge 194 ovvero contro la legge che consente l’interruzione volontaria della gravidanza nei primi tre mesi di gestazione.
Visto lo sdegno suscitato in taluni dal mio sostegno, credo sia corretta qualche precisazione.
Io sono convinto che la legge 194 sia una buona legge e che non vada abolita ma migliorata. Permette di abortire con tutta l’assistenza medica e psicologica necessarie a quelle donne che, per qualunque ragione, si trovino nella dolorosa e difficile situazione di dover fare questa scelta.
Chi, come me, negli anni ’70 ha partecipato più o meno attivamente alla vita politica sa che prima della 194 il fronte laico e quello cattolico si affrontarono sul tema del divorzio con toni forse ancor più accesi di quelli emersi sul tema dell’aborto.
Anche lì grandi anatemi morali contro coloro che si schierarono a favore del divorzio. Al di là degli aspetti religiosi o morali di fronte ai quali ciascuno è libero di porsi come meglio crede, si trattava semplicemente di dare l’opportunità di trovare una via di uscita ragionevole a situazioni famigliari spesso diventate invivibili. E’ vero che si trattava e si tratta, anche in questo caso, di situazioni dolorosissime, soprattutto quando ci sono di mezzo dei figli, ma non mi pare uno scandalo considerarlo almeno il minor male.
Su questi temi non si può non osservare che non sono stati pochissimi coloro che dopo aver inveito contro “divorzisti” prima e abortisti poi hanno pensato bene di utilizzare queste tanto famigerate leggi senza troppi problemi.
In merito alla questione del patrocinio, io non contesto che il Comune dia ad un gruppo di cittadini, ad una associazione o ad una Parrocchia il sostegno materiale e/o politico che permetta a chiunque di manifestare le proprie opinioni o fare le proprie proposte anzi, credo che dovrebbe attivarsi in questo senso ancor più di quanto non abbia già fatto fino ad oggi, contesto solo il patrocinio nella misura in cui questo vuol dire condivisione delle idee o delle proposte manifestate, per esempio, in quella sede.
Quindi, dato che io e una buona maggioranza del Consiglio Comunale rispettiamo ma non condividiamo quelle idee e quegli obiettivi, credo sarebbe stato giusto fare tutto il possibile perché la serata si sviluppasse nel migliore dei modi ma credo sarebbe stato altrettanto giusto non dare il patrocinio.
Tutto qui.
Quanto poi ai molti amici e compagni che si sono scandalizzati per questa firma alla interpellanza di Rifondazione Comunista dico solo: TRANQUILLI!
Nessun complotto, nessun pensiero alle elezione dell’anno prossimo, nessuna volontà di zittire, censurare o fare guerre di religione, solo prese di posizione chiare e coerenti in un periodo storico in cui chiarezza e coerenza risultano caratteristiche in via di estinzione.
enzo squilloni
consigliere comunale PSI