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Il Centro Rapaci Lipu del Mugello, a un passo dalla chiusura.

di Leonardo Romagnoli

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L’Associazione “Vivi e Vegeti” – Vegetariani ed Animalisti del Mugello ha raccolto e recapitato alla Provincia di Firenze ben 3.273 firme a sostegno della prosecuzione delle attività del Centro Recupero Rapaci – LIPU di Vicchio (FI).

Come potete leggere nella lettera allegata, che è anche il testo usato per la petizione, le volontarie del Centro attendono ormai da anni che l’attività dello stesso sia regolarmente finanziata e sostenuta della Provincia di Firenze.

Riteniamo che la salvaguardia e la protezione della fauna selvatica debbano essere uno dei capisaldi dell’operato dell’amministrazione provinciale a vantaggio di tutta la collettività e della natura stessa.

Abbiamo potuto verificare di persona le condizioni in cui versa il Centro e possiamo dire che la situazione è davvero inaccettabile e indecorosa, sono solo la grandissima tenacia ed il fortissimo attaccamento delle volontarie al proprio lavoro che consentono di mantenere attivo il Centro, non certo il sostegno a singhiozzo e troppo limitato della Provincia di Firenze.

Abbiamo chiesto agli amministratori competenti della Provincia di Firenze di impegnarsi tutti e da subito nella risoluzione definitiva della questione, garantendo al Centro tutto il finanziamento ed il sostegno necessari alla prosecuzione delle sue attività nel corso degli anni a venire.

L’Associazione “Vivi e Vegeti” – Vegetariani ed Animalisti del Mugello

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Il Centro Rapaci Lipu del Mugello, a un passo dalla chiusura.

Vent’anni di passione, dedizione e servizio per gli animali selvatici e i cittadini.

                                                             Un appello accorato

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Non è semplice parlare più di venti anni di attività del Centro Recupero Rapaci del Mugello della Lipu. Ancor meno farlo oggi, quando il Centro è a un passo dalla chiusura.

Il Centro nasce nel 1992 dall’idea di due ragazzi, accomunati dalla passione per la salvaguardia di specie animali, soprattutto rapaci. I primi “fortunati” pazienti del Centro sono quattro allocchi, rapaci notturni piuttosto diffusi sul nostro territorio. Da allora in poi, gli animali diventeranno migliaia e migliaia.

Paola e Marco, i nomi dei fondatori, allestiscono voliere e una struttura di prima accoglienza, con enormi sacrifici, dovendo contemporaneamente occuparsi delle proprie attività principali, lavoro e
studio. Avviano rapporti di collaborazione con il primo Centro in Italia per il recupero dei rapaci, il Centro Lipu di Sala Baganza a Parma e creano contatti con veterinari ed esperti del settore. Il che fa sì che l’esperienza per il primo soccorso degli uccelli, al Mugello, cresca e si affini.

Il tempo passa, l’attività si sviluppa, le figure professionali si susseguono negli anni ma la passione e la dedizione rimangono intatte, assieme al grande servizio fornito alla città di Firenze, alla provincia, ai cittadini che hanno necessità di un supporto in situazioni che altrimenti li vedrebbero in completa difficoltà.

Un servizio, quello della cura degli animali selvatici, che peraltro sarebbe in capo all’amministrazione pubblica (lo Stato, ovvero le Regioni, ovvero le province che dalle regioni sono delegate, in virtù della legge nazionale 157/92 e dei recepimenti regionali) ma che l’amministrazione non svolge, ovvero non si sente in grado di svolgere. Ed ecco che interviene la Lipu e strutture come il Centro del Mugello.

Il lavoro svolto dal Centro è stato ed è enorme. Aperto 365 giorni all’anno, il Centro ricovera le specie più varie, dai piccoli uccelli insettivori come il Codibugnolo, fino al magnifico Biancone. I numeri sono impressionanti, soprattutto rispetto alla forza lavoro volontaria disponibile: 200-300 ospiti fissi ed circa 1500 ricoveri annui, oltre a piccoli mammiferi tra cui ricci, scoiattoli, ghiri, faine.

Inoltre, da sottolineare la quantità dei contatti telefonici o via internet, che superano i 10 mila l’anno e producono le richieste più varie, dal ricovero dell’animale alla necessità di informazioni, spiegazioni, consigli.

Oggi, tuttavia, passione e dedizione da sole non bastano più. La mole di impegno, la qualità sempre maggiore richiesta, l’aumento della domanda dei cittadini rendono davvero impegnativo e quasi insostenibile – stanti gli attuali livelli di supporto pubblico – il compito che il Centro deve svolgere.

In effetti, con il tempo le piccole convenzioni con enti pubblici non aumentano e addirittura vanno a diminuire, rendendo impossibile prevedere un’organizzazione più consona della struttura, con il sostegno stabile di un veterinario, di un responsabile delle attività e di una figura di segreteria e reception, o quantomeno di un unico operatore, per tutte le attività, full time o addirittura part-time. Niente di tutto ciò è possibile con l’attuale supporto dell’amministrazione. Solo volontari, disponibilità personale e reperimento diretto di (purtroppo poche) risorse.

La sinergia  proficua creatasi con un altro Centro Lipu, il Centro Recupero Uccelli Marini di Livorno, ha, almeno in piccola parte, alleggerito il carico di lavoro e le difficoltà del Centro. Si è dato inizio ad una spola Firenze-Livorno, dove i casi clinici più difficili vengono affidati al veterinario e Direttore sanitario, Renato Ceccherelli, mentre il recupero della fauna (uccelli e piccoli mammiferi) nella provincia di Firenze e il primo soccorso, rimangono prerogativa del Centro del Mugello, così come la riabilitazione degli uccelli (inclusi quelli operati a Livorno) prima del ritorno alla libertà.

Ma il grosso del lavoro è al Centro del Mugello, che, specie nei momenti di maggior afflusso di animali, primavera e periodo di caccia, vive enormi difficoltà.

Tali difficoltà sono oggi diventate insostenibili, e dopo vent’anni, il Centro è prossima a prendere una decisione difficile, difficilissima, dolorosa ma purtroppo inevitabile: in assenza di un cambio di passo dell’amministrazione, di un sostegno più dignitoso e comunque consono alle esigenze anche minime della struttura e del servizio, il Centro Lipu sarà costretto a chiudere.

In un incontro con l’Assessore provinciale, il direttore generale della Lipu e i volontari del Centro hanno fatto presente questa situazione, chiedendo accoratamente che la Provincia si impegnasse di più, offrisse un sostegno maggiore.

In una lettera appena successiva, la Lipu ha formalizzato tale richiesta, facendo però presente che, in assenza di riscontro politico, ai primi di maggio 2014 il Centro sarebbe stato costretto ad avviare le pratiche di chiusura. Senza alcuna polemica, senza urlare, senza protestare, eppure con grande amarezza e delusione, visto il sacrificio di questi vent’anni e l’amore dimostrato dai volontari Lipu per gli animali, la città e la provincia di Firenze e per i loro cittadini, a loro volta così generosi verso gli animali e la natura.

E’ probabile che la chiusura del Centro Lipu determini non pochi problemi, per gli animali e per la gente. Ciò che la Lipu poteva fare, ed anche molto di più, ha fatto, in vent’anni ininterrotti. A chi di dovere trovare le giuste soluzioni e assumersi le proprie responsabilità.

Per conto nostro, la grande stanchezza non ancora ha attenuato l’amore per gli animali e la dedizione per il lavoro che abbiamo svolto. E che continueremmo a svolgere volentieri, con la passione la dedizione di sempre, dovesse essere garantita la dignità, la qualità, la qualità, la serietà che questo lavoro merita.

C.R.F.S. VICCHIO DI MUGELLO Vicchio di Mugello (FI), Via Ponte a Vicchio, 48 cell. 3478781971          email crrlipumugello@gmail.com

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