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I lavoratori del comune di Scarperia e San Piero chiedono il rinnovo dell’accordo decentrato

di Leonardo Romagnoli

Scarperia-Palazzo_dei_Vicari1Abbiamo raccolto la sfida di condurre in porto la fusione dei due Comuni di Scarperia e San Piero in 58 giorni lavorativi (tanti ne sono intercorsi tra referendum consultivo e il 31 dicembre scorso), facendo tutto il possibile per limare, contenere, assottigliare le innumerevoli difficoltà a cui un processo complicato e senza precedenti ci ha sottoposto quotidianamente. Abbiamo lavorato tutti, secondo possibilità e competenza, con passione al progetto di fusione. Abbiamo fatto quanto possibile affinché tutto funzionasse al meglio e affinché i disagi per i cittadini potessero essere ridotti al minimo. Alcuni dipendenti si sono trasferiti in altra sede lavorativa, altri hanno traslocato dagli uffici più volte, tutti si sono rimessi in discussione, hanno cercato di integrarsi con nuove mansioni, con nuovi colleghi. E non solo. Tuttora, e chissà per quanto ancora, gli effetti di questa fusione si ripercuoteranno sulla quantità e complessità dei lavori da svolgere. Bene, al termine di tutto questo, quasi tutti i dipendenti, tranne i Responsabili di Settore e il Segretario comunale, hanno ricevuto un bel taglio di stipendio per effetto della decadenza del contratto decentrato. “State tranquilli…”, ci avevano detto, “il contratto si farà al più presto e riavrete indietro il vostro stipendio con la dovuta retroattività…”. Bene, la fusione è arrivata sana e salva in porto in 58 giorni, ma il nuovo accordo con i dipendenti dopo oltre 120 giorni è ancora in alto mare. Noi, che siamo lavoratori da poco più di 1.000 euro al mese, siamo molto vicini alla realtà e siamo consapevoli, in questo momento gravoso, di avere il privilegio di un lavoro. Ma poiché siamo rispettosi chiediamo rispetto, poiché siamo educati, chiediamo educazione. Non vogliamo pacche sulle spalle né gesti di incoraggiamento, vogliamo siano rispettate le nostre istanze, vogliamo siano condivise le nostre difficoltà, vogliamo che l’Amminsitrazione sia solidale con i nostri bisogni. Vogliamo un accordo decentrato dignitoso, equo, giusto. Alla fine, nonostante tutto, noi scommettiamo ancora sul buonsenso augurandoci che la trattativa possa ripartire con rinnovato spirito, che possano essere superate le “incomprensioni” e che non si debbano verificare ulteriori strappi a danno di un accordo che deve essere raggiunto al più presto a beneficio di tutti.

La RSU del Comune di Scarperia e San Piero

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