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Giani trionfa nel Mugello: vittoria netta alle Regionali 2025 nonostante il crollo dell’affluenza

di Leonardo Romagnoli

Le elezioni regionali della Toscana 2025 si sono concluse con una vittoria schiacciante di Eugenio Giani nel territorio del Mugello, dove il governatore uscente ha ottenuto risultati superiori alla media regionale nonostante un crollo storico dell’affluenza che ha visto un elettore su due rinunciare al voto. Questa tornata elettorale ha registrato una diminuzione del 14% però occorre tenere conto che la volta precedente, si votava anche per il referendum sull’abolizione del numero dei parlamentari e si votava in altre 7 regioni e comunque nel 2015 i votanti furono circa gli stessi di stavolta.

Giani domina in tutti i comuni del Mugello

Il candidato del centrosinistra ha conquistato tutti e nove i comuni mugellani con percentuali che oscillano tra il 46,64% di Firenzuola e il 65,46% di Marradi.

Borgo San Lorenzo, il comune più grande dell’area con oltre 14.500 aventi diritto, ha confermato la fiducia a Giani con il 59,74% dei consensi, mentre Scarperia e San Piero ha registrato il secondo miglior risultato con il 62,70%. Particolarmente significativo il dato di Marradi, dove Giani ha toccato il 65,46%, il risultato più alto di tutto il Mugello.

Alessandro Tomasi, candidato del centrodestra e sindaco di Pistoia, ha trovato nel Mugello il suo risultato più difficile. Firenzuola rappresenta l’eccezione, unico comune dove il centrodestra ha tenuto testa al centrosinistra, confermando una tradizione politica diversa dal resto del territorio mugellano: 49,59 Giani e 46,64 Tomasi.

Negli altri comuni mugellani, Tomasi si è fermato tra il 28,71% di Scarperia e San Piero e il 35,93% di Palazzuolo sul Senio, risultati ben al di sotto della sua media regionale del 40,84%.

Il crollo dell’affluenza: fenomeno trasversale

Il dato più preoccupante per la democrazia locale emerge dall’affluenza, crollata in tutti i comuni del Mugello con perdite comprese tra i 13 e i 18 punti percentuali rispetto alle regionali del 2020. L’affluenza media del Mugello si è fermata al 48,38%, in linea con il dato regionale del 47,73%.

Vaglia ha registrato l’affluenza più alta con il 56,10%, ma anche qui si registra una perdita di oltre 15 punti rispetto al 2020. All’opposto, Palazzuolo sul Senio ha segnato il minimo storico con appena il 40,20% di partecipazione.

Borgo San Lorenzo, capoluogo del Mugello, ha visto scendere l’affluenza dal 66,80% del 2020 al 49,63% del 2025, un calo di oltre 17 punti percentuali.

Antonella Bundu: risultati altalenanti

La candidata di Toscana Rossa, Antonella Bundu, ha ottenuto nel Mugello risultati variabili, dal 2,03% di Marradi al 9,84% di Vicchio. La sua media mugellana del 7,26% supera il risultato regionale del 5,19%, evidenziando una discreta penetrazione della sinistra radicale nell’area.

Le dinamiche territoriali: conferme e sorprese

I risultati confermano la tradizionale vocazione di centrosinistra del Mugello, con alcune specificità territoriali significative. Marradi emerge come il comune più fedele a Giani, probabilmente per effetto della candidatura nella lista Casa Riformista di Tommaso Triberti, che ha raccolto 517 preferenze proprio nel comune marradese.

Il peso delle preferenze locali

L’analisi delle preferenze personali rivela l’importanza dei candidati locali. Fiammetta Capirossi (PD) ha ottenuto complessivamente 2.120 voti nel Mugello con punte a Scarperia e San Piero (939 voti) e Borgo San Lorenzo (521 voti).

Tra i candidati di centrodestra, Lapo Cipriani (FdI) ha raccolto 370 voti concentrati soprattutto a Borgo San Lorenzo (235 preferenze). Saverio Zeni ha ottenuto 562 voti, un’ottima affermazione per una new entry. Altri candidati mugellani, Tommaso Romagnoli dei 5 Stelle ottiene 539 voti Franco Vichi vecchia conoscenza della politica mugellana, si aggiudica 402 preferenze. Alessio Meloni del PD chiude con 510 preferenze.

Verso il secondo mandato: le sfide della partecipazione

La riconferma di Giani nel Mugello, seppur netta, si accompagna a una crisi della partecipazione democratica che rappresenta la vera emergenza di queste elezioni. Il calo medio del 15,87% nell’affluenza mugellana rispecchia un fenomeno regionale che pone interrogativi sulla tenuta del sistema democratico.

L’astensionismo di massa registrato nel Mugello, dove tradizionalmente la partecipazione elettorale era elevata, segnala una crescente disaffezione verso la politica regionale che il nuovo governo Giani dovrà necessariamente affrontare.

Le elezioni regionali del 2025 nel Mugello raccontano dunque una storia di continuità politica – con la riconferma del centrosinistra – ma anche di discontinuità sociale, con una partecipazione al voto ai minimi storici che rappresenta la vera sfida per il futuro della democrazia toscana.


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