Faentina : più che a idrogeno sembra a vapore

Faentina : più che a idrogeno sembra a vapore

 

Molte testate giornalistiche on line hanno riportato una frase del sindaco di Firenze Nardella compresa in una lunga intervista ferragostana rilasciata a Repubblica. Le dichiarazioni di Nardella riguardano i fondi dell’ormai famoso Recovery Found che secondo il sindaco metropolitano dovrebbero essere impegnati in quattro progetti:

1) lo stadio Franchi

  1. la Mecafir come polo logistico dell’area fiorentina
  2. le tramvie con l’allungamento Careggi-Meyer, la linea 4 Piagge-Campi e il completamento della linea Sesto
  3. La Faentina a idrogeno in collaborazione con Snam, Regione e ferrovie per realizzare il rifornimento dei treni a S.Maria Novella ( poi anche il people mover per collegare SMN alla nuova stazione Foster dell’AV).

Durante un’estate che è stata caratterizzata da pesanti disservizi per il trasporto locale e per i pendolari con treni soppressi, bus sostitutivi, sovraffollamento e malfunzionamenti vari, questa insistenza sull’idrogeno suona un po’ come una presa per il culo (scusate il francesismo).
In queste settimane in cui quasi quotidianamente i pendolari segnalano situazioni imbarazzanti il sindaco della città metropolitana non trova di meglio che parlare del fantomatico treno a idrogeno sulla Faentina, che arriverà chissà tra quanto tempo, come se fosse la soluzione di tutti i mali.

Ci sono invece problemi seri da risolvere subito che riguardano la gestione della linea e il materiale rotabile( e non è accettabile che si giustifichi quello che sta avvenendo con la manutenzione dei minuetto e di parte della rete).

Altrimenti il treno idrogeno diventa una foglia di fico che non copre nessuna vergogna, mentre chi tutti i giorni viaggia per lavoro o per turismo si trova a subire situazioni inaccettabili per un trasporto pubblico rispettoso dei diritti degli utenti e dello stesso contratto di servizio sottoscritto tra Regione e Trenitalia.
Per ora più che treni all’idrogeno c’è da rimpiangere quelli a vapore.

Leonardo Romagnoli

17.8.21

2 thoughts on “Faentina : più che a idrogeno sembra a vapore

  1. Molto chiaro
    Sempre un piacere leggere qualcosa di comprensibile e documentato.
    Grazie

  2. Vorrei fare qualche considerazione tecnica sulla proposta di trasformare la ferrovia Faentina ad idrogeno ed, in generale sull’uso dell’idrogeno come vettore energetico (ricordiamoci che deve essere prodotto, non esistono le miniere di idrogeno…).

    Attualmente quasi tutto l’idrogeno viene prodotto da idrocarburi, per steam reforming del metano o per gassificazione del carbone con il processo Haber-Bosch. L’efficienza di entrambi i processi è intorno al 70%. L’idrogeno poi, vista la sua bassa densità, per essere utilizzato deve essere compresso ad alta pressione (a 700 atmosfere) o liquefatto (a -252 °C), perdendo almeno un altro 30% di energia. Per alimentare i motori elettrici deve poi essere immesso in celle a combustibile, che hanno un rendimento intorno al 50%. Ora, una semplice moltiplicazione (0.7×0.7×0.25= 0.245) dimostra che il rendimento del ciclo è inferiore al 25%, contro un rendimento di un moderno motore diesel che va da 40 al 50%. Quindi a livello globale non riduciamo l’inquinamento e l’effetto serra, ma lo raddoppiamo. Riduciamo solamente l’inquinamento a casa nostra per aumentarlo a casa di qualcun altro. Chi non ci credesse può consultare un recente articolo della Cornell University e di Stanford (1)

    A livello locale bisogna invece considerare il problema della sicurezza. L’idrogeno è un gas ESTREMAMENTE infiammabile, esplosivo, e per giunta ad altissima pressione. Un deposito di idrogeno a Santa Maria Novella è una cosa da rabbrividire, come avere un bomba in mezzo alla città. E poi come verrebbe rifornito tale deposito? La rete del metano non è adatta, i metalli e le tenute delle condutture non sono adatti al trasporto del metano puro, le turbine ed i compressori andrebbero sostituiti, sia per la differente pressione che per la differente densità del gas. Trasportarlo con treni o autocisterne di idrogeno (probabilmente liquido) sarebbe ancora peggiore per la sicurezza. Se l’incidente di Viareggio fosse stato provocato da un treno carico di idrogeno liquido, invece che di GPL, sarebbe stato un disastro immane. Per non parlare delle bombole sul veicolo, altrettanto pericolose, molto pesanti e con complicati dispositivi per garantire la sicurezza in caso di incidente, che ne riducono ulteriormente le prestazioni e aumentano i consumi.

    L’economia dell’idrogeno ha senso solo quando la produzione avviene per elettrolisi dell’acqua a partire da elettricità prodotta da rinnovabili. Anche in questo caso, però, l’efficienza è bassa e il suo utilizzo è conveniente solo per immagazzinare un eccesso di energia rinnovabile non utilizzabile altrimenti, cosa da cui siamo ancora molto lontani. Anche perché a Firenze è vietato istallare sui tetti i pannelli fotovoltaici e nel Mugello non si vogliono i generatori eolici.

    Per la ferrovia Faentina ci sarebbe una soluzione molto più semplice ed efficiente: basterebbe elettrificare la linea dove possibile (credo dovunque tranne che nelle gallerie) ed utilizzare treni ibridi (diesel, elettrici e batterie), che viaggiano con la linea elettrica dove presente, per brevi tratti con le batterie e con il diesel alla fine. Fra l’altro sono prodotti dalla Breda-Hitachi a Pistoia, a 30 km da Firenze.

    Ma questo probabilmente non finirebbe sui giornali, meglio fare operazioni di greenwashing…

    In effetti poi la vecchia locomotiva a vapore sarebbe una valida alternativa all’idrogeno. Tecnicamente va ad acqua calda. Come questa venga scaldata è un fatto secondario. La differenza è che il carbone viene bruciato direttamente, invece di essere estratto in Polonia, bruciato in Germania per produrre idrogeno che viene bruciato da noi. E il trasporto del carbone è molto più sicuro di quello dell’idrogeno. Il rendimento finale con un motore a tripla espansione è intorno al 30%, sempre meglio del 25% del treno ad idrogeno…

    (1) https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/ese3.956