Si fa sempre più critica la situazione ambientale nell’Alto Mugello, dopo lo sversamento di rifiuti causato dalla frana che ha interessato il torrente Rovigo tra il 15 e il 17 marzo scorsi. Venerdì pomeriggio, presso la Prefettura di Firenze, si è tenuta una riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocata dal Prefetto Valerio Valenti, per affrontare l’emergenza in corso e coordinare gli interventi di bonifica.
All’incontro hanno partecipato rappresentanti della Regione Toscana, della Città metropolitana di Firenze, dei Comuni di Palazzuolo sul Senio e Firenzuola, oltre ad ARPAT, forze dell’ordine e tecnici specializzati. Il quadro emerso è allarmante: i luoghi colpiti sono impervi e instabili, e l’accesso è consentito solo a personale esperto, escludendo espressamente cittadini e volontari.
Reti “acchiapparifiuti” e ordinanze restrittive
Per evitare il trascinamento dei rifiuti verso valle, è in corso il posizionamento di reti “acchiapparifiuti” nel territorio comunale di Palazzuolo, mentre prosegue anche il consolidamento del fronte franoso. L’obiettivo è limitare i danni ambientali e iniziare una fase di recupero sotto controllo.
Il piano di gestione dei rifiuti è stato affidato dalla Regione alla società HERA S.p.A., che si occuperà del conferimento dei materiali: una parte sarà smaltita in discariche specializzate, un’altra sarà selezionata e inviata nel circuito ordinario dei rifiuti urbani.
Nel frattempo, il Comune di Palazzuolo ha firmato un’ordinanza che vieta l’accesso all’intera asta fluviale del Rovigo. Il divieto vale per tutti, compresi gruppi di volontariato, per garantire la sicurezza delle persone in una zona particolarmente pericolosa a causa del terreno instabile e dell’alta concentrazione di rifiuti.
Un’ulteriore ordinanza limita l’accesso alla località Casetta di Tiara ai soli residenti e a coloro che hanno necessità di raggiungere il borgo per motivi legati ad attività commerciali.
Il sindaco Bottino: “Una zona bella ma selvaggia, serve prudenza”
“Ringraziamo il Prefetto per la convocazione e condividiamo pienamente le conclusioni del comitato – ha dichiarato il sindaco di Palazzuolo, Marco Bottino –. Da subito abbiamo collaborato con l’assessora Monia Monni e la Regione Toscana per contenere la fuoriuscita dei rifiuti. Conosciamo bene il Rovigo e sappiamo quanto sia inaccessibile in certi tratti: per questo l’accesso dei volontari è da evitare”.
Il primo cittadino ha poi aggiunto: “Lavoreremo insieme alle istituzioni per restituire al torrente la sua bellezza naturale e selvaggia, che da sempre lo rende uno dei gioielli dell’Alto Mugello”.
🌍 Emergenza ambientale torrente Rovigo: cosa sta succedendo?
- Causa: frana post eventi meteo (15-17 marzo)
- Conseguenza: sversamento di rifiuti nel torrente Rovigo
- Zona interessata: Comuni di Palazzuolo sul Senio e Firenzuola
- Interventi in corso:
- Reti contenitive per bloccare i rifiuti
- Piano di bonifica a cura di HERA S.p.A.
- Stabilizzazione del fronte franoso
- Limitazioni:
- Accesso vietato ai non addetti ai lavori
- Casetta di Tiara accessibile solo a residenti e operatori commerciali