Vicchio, 18 marzo 2025 – “È urgente che il Governo riconosca lo stato di emergenza nazionale”. Con queste parole, il sindaco di Vicchio Francesco Tagliaferri lancia un appello accorato a Palazzo Chigi, chiedendo che venga accolta la richiesta del presidente della Regione Eugenio Giani per il riconoscimento dello stato di emergenza.
La situazione nel Mugello è drammatica: alluvioni, frane, strade dissestate, cittadini isolati. Un quadro critico aggravato dalle previsioni meteo, che annunciano nuovi peggioramenti nei prossimi giorni. “Il nostro territorio è in ginocchio – spiega il sindaco –. Stiamo gestendo emergenze senza sosta da venerdì, ma da soli non possiamo farcela: servono interventi straordinari e risorse adeguate”.
Un territorio martoriato: frane, viabilità a rischio e cittadini isolati
Il bilancio provvisorio dei danni è pesantissimo. Secondo le stime attuali, si contano circa 40 frane, alcune di particolare gravità. La situazione della viabilità è compromessa: “Non siamo ancora al blocco totale degli spostamenti, ma il rischio è molto alto”, precisa il sindaco.
L’intervento sul territorio è già iniziato grazie all’impegno del personale comunale, dei tecnici e della Protezione Civile regionale e metropolitana, che stanno lavorando con mezzi di movimentazione terra per liberare le strade. “Ringrazio il presidente Giani per la sua visita e per aver assicurato che la Regione non ci lascerà soli. Un grazie anche alla Protezione Civile Mugello e a tutti i volontari, che stanno facendo un lavoro straordinario”.
Le aree più colpite del territorio comunale registrano ancora 32 persone isolate e 11 sfollati. “Fortunatamente stanno bene e non hanno esigenze particolari, ma il disagio aumenta con il passare dei giorni”, sottolinea Tagliaferri. Particolarmente critica la situazione di 28 residenti in località ‘Il Poggiolino’, bloccati da un’enorme frana che ha reso inaccessibile la zona. “Stiamo lavorando a una viabilità alternativa per permettere almeno un passaggio temporaneo”.
Danni enormi anche per imprese e aziende agricole
L’emergenza non riguarda solo i cittadini, ma anche il tessuto produttivo locale. La zona artigianale-industriale di Vicchio ha subito danni ingenti: “Anni di investimenti e sacrifici di aziende e lavoratori letteralmente sommersi”, denuncia il primo cittadino.
Molte imprese colpite dall’alluvione sono ancora impegnate nei lavori di pulizia e ripristino, e al momento è impossibile stimare con precisione l’entità complessiva dei danni. “Come Comune ci attiveremo al più presto per una ricognizione completa, offrendo il massimo supporto anche alle associazioni di categoria”, assicura Tagliaferri.
Intanto, la solidarietà della comunità non si è fatta attendere: “Un ringraziamento speciale ai volontari che, da sabato, spalano fango e detriti senza sosta. Il loro aiuto è fondamentale in questi momenti difficili”.
Uno sguardo al futuro: interventi urgenti per evitare il peggio
Oltre all’emergenza immediata, c’è un’altra grande preoccupazione: se il maltempo dovesse ripresentarsi, il territorio potrebbe subire danni ancora peggiori. “I detriti accumulati rappresentano un rischio enorme in caso di nuove piogge. Stiamo concentrando gli sforzi sulla messa in sicurezza delle frane, degli argini rotti e sulla pulizia degli alvei di fiumi e torrenti”.
Ora la priorità è ottenere risposte rapide dalle istituzioni. “Abbiamo bisogno di interventi concreti e tempestivi. Il Mugello sta lottando, ma senza aiuti straordinari sarà impossibile rialzarsi”.

