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Droni sul Mugello: test riuscito per la Protezione Civile tra tecnologia, emergenze e territorio

di Leonardo Romagnoli

Dal 20 al 22 ottobre 2025, il Mugello è diventato teatro di un’importante esercitazione nazionale della Protezione Civile, che ha visto protagonisti droni e nuove tecnologie in scenari realistici di emergenza. L’iniziativa, denominata Exe Cdc-Uas 2025, ha coinvolto una vasta rete di enti e professionisti per sperimentare sul campo l’impiego dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (UAS) in contesti critici, come alluvioni e frane.

Il momento culminante si è svolto mercoledì 22 ottobre a Palazzo Medici Riccardi, dove sono stati presentati i risultati dell’esercitazione e tracciate le prospettive future di utilizzo di queste tecnologie all’interno del Sistema Nazionale di Protezione Civile. Alla presenza del consigliere delegato Massimo Fratini, si è discusso del valore strategico dell’iniziativa, organizzata dal Centro per la Protezione Civile dell’Università degli Studi di Firenze e dalla Città Metropolitana di Firenze, con il supporto del Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Una rete nazionale al servizio del territorio

Quella realizzata in Mugello è stata la terza esercitazione congiunta della rete nazionale dei centri di competenza UAS, dopo le precedenti edizioni svoltesi a Mantova e in Liguria. Nata nel 2020 per iniziativa del Dipartimento della Protezione Civile, la Rete riunisce i principali centri italiani specializzati nell’uso di droni in contesti emergenziali. Ne fanno parte:

  • Fondazione Eucentre (ente coordinatore della Rete)
  • Fondazione CIMA
  • CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche
  • INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • CPC Unifi – Centro per la Protezione Civile dell’Università di Firenze
  • ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
  • ARPA Calabria, ARPA Lombardia e ARPA Valle d’Aosta

L’obiettivo della rete è armonizzare le procedure, condividere risorse e rafforzare la capacità di risposta in situazioni di rischio, anche complesse e in rapido sviluppo, come frane, incendi, alluvioni e terremoti.

Droni in azione sul campo

L’esercitazione si è svolta nel territorio dell’Unione dei Comuni del Mugello, simulando una emergenza idrogeologica estesa. Una quarantina di operatori provenienti dai vari centri della rete sono stati chiamati a intervenire in condizioni non predefinite, senza conoscere in anticipo lo scenario, per testare la prontezza operativa e la capacità di adattamento a situazioni impreviste.

La giornata clou è stata quella di martedì 21 ottobre, quando, durante una vera allerta gialla emessa dalla Protezione Civile, è stato ricreato uno scenario ispirato allo smottamento avvenuto a Marradi nel 2023, in concomitanza con la grande alluvione che colpì l’Emilia Romagna e l’alta Toscana. Il realismo della simulazione ha messo alla prova i team, chiamati a operare con i droni su un terreno difficile e in condizioni meteo complesse.

Massimo Fratini, nel suo intervento conclusivo, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa:

“Siamo fieri di aver ospitato un’esercitazione che ha unito rigore tecnico e realismo operativo. Il Mugello si è dimostrato territorio ideale per testare l’efficacia delle tecnologie UAS in contesti emergenziali veri. Questa esperienza sarà un patrimonio prezioso per tutto il Paese”.

Dalla sperimentazione alla prevenzione

L’utilizzo dei droni in ambito di Protezione Civile rappresenta oggi una risorsa fondamentale per il monitoraggio e la gestione delle emergenze. Le potenzialità spaziano dal rilievo rapido delle aree colpite, alla mappatura dei danni, fino al supporto decisionale per interventi tempestivi e mirati. In contesti montani e rurali come il Mugello, queste tecnologie si rivelano particolarmente efficaci, riducendo i tempi di intervento e aumentando la sicurezza degli operatori.

L’esercitazione non si è limitata all’utilizzo tecnico dei droni, ma ha rappresentato anche un momento di confronto tra le istituzioni, per migliorare la coordinazione tra i vari livelli di governo e rafforzare il legame tra innovazione tecnologica e protezione del territorio.

Un investimento per il futuro

Il successo dell’iniziativa rafforza il ruolo del Mugello e della Città Metropolitana di Firenze come laboratorio di buone pratiche, capace di coniugare tradizione, competenze scientifiche e innovazione. Eventi come questo sono essenziali per preparare il sistema di Protezione Civile alle sfide ambientali e climatiche dei prossimi anni, puntando su formazione, tecnologia e collaborazione.

In un contesto globale sempre più esposto a rischi ambientali, il messaggio lanciato da Scarperia e dal territorio metropolitano è chiaro: la prevenzione non può più prescindere dall’innovazione. E i droni, in questo scenario, non sono più un’opzione futuristica, ma uno strumento operativo sempre più imprescindibile.

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