Vaglia, 11 febbraio 2025 – Quella della Misericordia di Bivigliano è la storia di una crescita straordinaria, nata dalla volontà di pochi e diventata oggi un punto di riferimento per il territorio. “Quando siamo nati non avevamo niente, solo un furgone. Non avevamo nemmeno una sede e ci riunivamo al bar del paese, l’unico posto con un telefono. Oggi abbiamo otto mezzi che percorrono oltre 30mila chilometri all’anno, garantendo sia i servizi di primo soccorso, circa 130-140 al mese, sia i servizi ordinari, circa 200 al mese” racconta il governatore Claudio Franceschini.
Nonostante le dimensioni contenute, la Misericordia di Bivigliano fa parte del Coordinamento delle Misericordie Fiorentine e opera su un vasto territorio che comprende Vaglia, Borgo San Lorenzo e Firenze. “Siamo piccoli, ma facciamo tanto” sottolinea Franceschini, ricordando anche l’impegno nel sociale, come l’attività del banco solidale del cibo che aiuta famiglie in difficoltà.
Dalle origini alla crescita della Misericordia
La storia della Misericordia affonda le radici nella chiesa di San Romolo, in un piccolo paese di appena mille abitanti nel comune di Vaglia, a metà strada tra Firenze e Borgo San Lorenzo. “Negli anni ‘50 il priore creò una compagnia di Misericordia per assistere alle funzioni religiose e occuparsi dei funerali. Poi, negli anni ‘70, nacque l’idea di una struttura più organizzata” spiega Franceschini.
Le risorse erano scarse: la prima sede non esisteva, i volontari utilizzavano il bar del paese come punto di riferimento, perché lì c’era un telefono. “Le chiamate arrivavano lì e i volontari si preparavano per aiutare i soccorritori che venivano da Borgo San Lorenzo e Firenze” ricorda il governatore.
La svolta arrivò il 16 marzo 1984, quando i volontari riuscirono a fondare ufficialmente la Fraternita di Misericordia di Bivigliano. “La prima sede l’abbiamo costruita con le nostre mani, mattone dopo mattone, grazie all’aiuto della parrocchia, che ci ha concesso il terreno in comodato d’uso” racconta Franceschini.
Nel 2005 un ulteriore passo avanti: la Misericordia amplia le sue attività e affianca alla sede storica un nuovo spazio nel centro del paese, ristrutturando la vecchia scuola in disuso grazie a un accordo con il Comune di Vaglia. Dal 2008, poi, l’associazione è diventata parte integrante del sistema di emergenza 118, contribuendo attivamente in grandi crisi nazionali come il terremoto dell’Aquila, quello in Emilia-Romagna e la pandemia da Covid-19.
La resilienza dopo la grandinata del 2021
Uno degli ostacoli più difficili da superare è arrivato nel 2021, quando una violenta grandinata ha colpito il paese, causando gravi danni. “Molti tetti furono distrutti, compresi quelli delle nostre strutture. Anche diversi mezzi della Misericordia furono danneggiati” ricorda Franceschini.
Ma da quella crisi è nata un’iniziativa importante: l’associazione ha potenziato il banco solidale del cibo, che oggi assiste 13 famiglie, per un totale di 45 persone. Un aiuto concreto reso possibile dalla generosità di privati e attività commerciali della zona, che donano alimenti per chi ne ha bisogno.
“La Misericordia di Bivigliano è una piccola confraternita che, grazie a spirito di iniziativa e forza di volontà, è riuscita a crescere negli anni, diventando una realtà solida e fondamentale per il territorio” sottolinea Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie Fiorentine.
Oggi, con oltre 300 servizi al mese, la Misericordia di Bivigliano continua il suo impegno con lo stesso spirito di sempre: aiutare chi ha bisogno, con dedizione e passione.