“Cuciniamo le eccedenze ” un progetto del Chino Chini di Borgo san Lorenzo

Sono stati presentati presso il Chino Chini a Borgo san Lorenzo i risultati del progetto “Cuciniamo le eccedenze che la scuola porta vanti dal 2014.
“Cuciniamo le eccedenze” è stato ideato e sviluppato da Senza Spreco il progetto della Cooperativa “Le Mele di Newton” grazie alla collaborazione del prof. Michele Occhibove, responsabile dei progetti didattici dell’Istituto Professionale Alberghiero Chino Chini, per dare un valore aggiunto alla formazione degli studenti e valorizzare le eccedenze alimentari prodotte da alcuni supermercati del territorio.
Nel corso degli anni il progetto si è ampliato coinvolgendo molte associazioni del territorio come la Coop Sociale Arca, La Caritas di Borgo san Lorenzo, il Progetto Accoglienza, la Misericordia di Borgo san Lorenzo e quella di Scarperia, l’Associazione Insieme e Il Mulino.


“Cuciniamo le eccedenze” è un’evoluzione del progetto ”Buon Fine” che già dieci anni fa Unicoop ha portato avanti con la collaborazione di associazioni che distribuivano prodotti vicino alla scadenza a famiglie bisognose. Nell’ultimo anno si è aggiunta anche la Conad di Borgo san lorenzo con un incremento di prodotti e opportunità.
Per il Chino Chini il progetto ha un duplice valore perché insegna agli alunni a gestire le scorte di magazzino e a recuperare prodotti ancora utilizzabili, ma fa capire il valore del cibo e l’importanza dell’aiuto verso coloro che ne hanno bisogno. Una scelta economica e didattica ma soprattutto etica che non ha eguali in Italia, infatti il Chino Chini è la prima scuola nel nostra paese a proporre un progetto di recupero delle eccedenze alimentari e i professori pensano di estenderlo ad altri istituti a livello nazionale.
I reparti alimentari coinvolti sono quelli dell’ortofrutta e dei prodotti da forno e i risultati raggiunti danno il senso dell’importanza di questa scelta che ha trovato anche il sostegno del comune di Borgo San Lorenzo.
Il comune  di Borgo  premierà le aziende che collaborano al recupero degli alimenti con una riduzione della Tassa sui rifiuti.
Nell’ultimo periodo sono stati raccolti 1.250 kg di prodotti di cui 350 di pane  e circa 900 di ortofrutta.
Di questi ben 650 kg sono stati trasformati e poi confezionati sottovuoto dagli studenti del Chino Chini producendo varie specialità che poi sono state distribuite tramite le associazioni in ben 4.378 porzioni per un valore economico superiore ai 3000 euro.
I ritiri presso i supermercati avvengono 4 volte la settimana mentre sono stati 61 i giorni di attività dedicati dagli studenti per la produzione di pasti con i materiali recuperati che rispondono pienamente ai requisiti igienico-sanitari previsti dalle normative.
Come hanno scritto i promotori  lo spreco genera anche un forte impatto sull’ambiente e solo con una nuova educazione e un nuovo rispetto per il cibo, il lavoro e un’attenzione ai bisogni delle persone e ad una nuova organizzazione delle filiere sarà possibile dare nuove opportunità a quello che ingiustamente consideriamo un rifiuto.

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