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Controlli della Forestale sui passi appenninici anche nel 2013

di Leonardo Romagnoli

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Alla Forestale il controllo dei motociclisti sui passi appenninici

Si chiama “Defend Life 2013” la campagna messa in campo dal Corpo Forestale dello Stato per garantire una maggior sicurezza sui passi appenninici toscani, tradizionalmente molto frequentati dai centauri. L’iniziativa si struttura su due fasi: più controlli sui centauri da una parte, interventi di soccorso in caso di incidente con personale abilitato alle manovre salva-vita dall’altra.

Gli obiettivi dell’iniziativa, giunta alla sua quinta edizione, e i risultati ottenuti finora sono stati presentatii in una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Medici Riccardi, alla presenza del prefetto Luigi Varratta, del comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato Donato Monaco e del dirigente del compartimento regionale Toscana della Polizia Stradale Michele La Fortezza. Per testimoniare la partecipazione al progetto da parte del mondo professionistico delle due ruote, sono intervenuti anche il presidente nazionale della Federazione Motociclistica Italiana Paolo Sesti e il pilota del team Pramac Ducati Andrea Iannone.

BILANCIO 2012 – Nel 2012, l’attività svolta dal Corpo Forestale nelle province di Arezzo, Firenze, Pistoia e Siena, su passi come Futa, Giogo, Viamaggio, Spino, Calla, Muraglione, ha permesso di accertare 517 violazioni al codice della strada e 41 condotte illegali, ma soprattutto di ridurre fortemente il numero dei morti lungo i percorsi sottoposti a controllo. Tra i comportamenti più sanzionati, al primo posto risulta il sorpasso, sia sulle intersezioni (104 sanzioni) sia in curva, dosso o con scarsa visibilità (85 sanzioni), seguito dalla mancanza dei prescritti requisiti di equipaggiamento. Le patenti ritirate sono state 214, le moto sequestrate 27, principalmente perché trovate a circolare senza essere state immatricolate, i fermi amministrativi 15 e le carte di circolazione ritirate 12.

PRIMO SOCCORSO –La campagna “Defend Life” prevede un’importante novità: nel corso dell’attività di monitoraggio sarà presente anche il personale del Corpo Forestale dello Stato abilitato al primo intervento sanitario, dotato di defibrillatore automatico elettronico e in grado, in caso di incidente, di effettuare le manovre basilari per assicurare ai feriti la funzionalità respiratoria e circolatoria. Il piano contempla poi un’attività di vigilanza congiunta con la Polizia Stradale e le altre forze di polizia che operano sul territorio, in corrispondenza di alcuni tra i passi appenninici più frequentati dai motociclisti. In queste zone, inoltre, la Federazione Motociclistica Italiana, che ha avviato da tempo una collaborazione con il Corpo Forestale,  organizzerà dei presidi per sensibilizzare i centauri sui rischi legati alla guida pericolosa.

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