Conclusa la bonifica dell’amianto al Banti, l’ex sanatorio di Pratolino Rimozione delle coperture e lavori di messa in sicurezza dell’edificio
Sono terminate in questi giorni le attività di bonifica all’edificio Banti, l’ex sanatorio situato nel comune di Vaglia in località Pratolino. I lavori svolti hanno permesso la rimozione e lo smaltimento delle coperture ed il confinamento del materiale presente nella centrale termica.
Nella circostanza è stata ripristinata, per l’ennesima volta, anche la recinzione esterna intorno all’edificio. E’, invece, in fase di completamento la ripulitura dei detriti di tutta la parte esterna intorno all’edificio.
L’intervento è stato coordinato dall’area tecnica della zona fiorentina diretta dall’ingegnere Luca Meucci.
L’impegno dell’Azienda Sanitaria per la tutela, la conservazione e la messa in sicurezza del complesso Banti continua ad essere rispettato e proseguirà.
Si ricorda che, a maggior tutela della sicurezza della popolazione, per la possibile presenza di amianto derivante dalla copertura, la Asl aveva, già da tempo, fatto eseguire dal laboratorio di ricerca autorizzato dal Ministero dell’Università e della Ricerca “CSG Palladio”, numerosi campionamenti in aria alla ricerca di fibre di amianto disperse nell’area circostante l’edificio, conseguenti alla frantumazione del materiale costituente la copertura, operata da intrusi. Nonostante l’esito negativo, ha proceduto a ulteriori valutazioni del rischio amianto attraverso l’utilizzo dell’ “algoritmo Amleto” e con la partecipazione di personale altamente qualificato, determinandosi poi alla bonifica nei modi e nei tempi stabiliti dall’algoritmo stesso.
Per il progetto di bonifica la Asl ha poi dovuto attendere il parere favorevole della Soprintendenza e degli Enti competenti per dare inizio ai lavori di rimozione e smaltimento della copertura in eternit.
E’ di 110mila euro l’impegno di spesa complessivo per l’ex sanatorio Banti: 60mila euro sono stati impiegati per i lavori di bonifica della copertura in eternit della struttura ed il rifacimento della stessa a protezione dell’edificio, ed altri 50mila euro, appena completato l’intervento di bonifica, serviranno per il rifacimento delle tamponature di porte e finestre, circa 100 aperture che dovranno essere chiuse in modo definitivo a difesa del fabbricato, ed il rafforzamento delle recinzioni esterne lungo un perimetro di oltre 300 metri.ù
Fonte Asl