Comunicato stampa di Liberi e Uguali del Mugello per condannare l’annunciato provvedimento del Governo di censire i rom
Un ministro, il ministro nonché vice primo ministro del governo della Repubblica Italiana ha detto, dopo una serie di altre dichiarazioni e provvedimenti sciagurati come la chiusura dei porti Italiani alle navi delle ONG con a bordo migranti salvati in mezzo al mare, “ faremo censimento dei rom, quelli Italiani purtroppo ce li dovremo tenere”.
LeU Mugello condanna con forza questi provvedimenti, quelli già presi e quelli annunciati dal governo, che sono manifestamente razzisti e ritiene che:
- la gestione della migrazione di massa dai paesi più poveri del mondo verso i paesi più ricchi ed emancipati non si possono affrontare con soluzioni semplicistiche, discriminatorie, razziste e disumane come la chiusura dei porti e la cacciata dei migranti già presenti sul nostro territorio. Uno stato democratico non può prescindere dal rispetto delle regole internazionali del soccorso in mare cosi come non si possono respingere persone, esseri umani, verso situazioni dalle quali sono scappati e nelle quali si troverebbero a subire ogni tipo di sopruso e privazione. Solo con una politica, gestita ed in accordo perlomeno a livello Europeo, si possono trovare eque e soddisfacenti risposte. L’isolazionismo nazionale e la “voce grossa” può solo pagare, forse, in termini elettorali, ma non certo può essere applicata e seguita da uno stato che ha come valore fondamentale la supremazia della PERSONA. Con gli altri paesi Europei e del nord del mondo è necessario sollecitare e trovare una politica comunitaria che comporti una condivisione reale nella gestione di questo epocale e, non certo di breve durata, fenomeno.
- L’annunciato censimento dei rom sarebbe un provvedimento marcatamente razzista e ci riporta alla memoria quanto successo nel nostro continente circa ottanta anni fa e, quanto l’umanità intera ed in particolare le minoranze hanno pagato in termini di sofferenza, morti e perdita di civiltà.
LeU Mugello su questo secondo punto invita tutti i cittadini a rileggere ed a riflettere sul brano che segue che è stato preso da uno scritto di Martin Niemoller, teologo e pastore protestante tedesco e poi ripreso da Bertold Brecht:
“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare.”
Queste poche frasi, semplici ed insieme devastanti per la coscienza devono essere un monito per tutti noi, cittadini Italiani e del mondo civile.
Non possiamo girarci dall’altra parte. Tutti dobbiamo condannare e manifestare la contrarietà ad atti incivili e disumani ed alla “falsa cultura” del “io penso a me stesso ed alla mia famiglia”. Non potevamo farlo un secolo fa, e ancor meno possiamo farlo oggi. Lasciar passare altro tempo e provvedimenti di questo genere, come ci ha ben evidenziato lo scritto del teologo tedesco, potrebbe riportarci a rivivere una tragica realtà. L’uso dell’odio raziale da parte di uno stato è quanto di più INCIVILE oltre che illegale, e la società, i suoi cittadini che non si ribellano ne sono complici.
Auspichiamo che le istituzioni, seguendo il dettato costituzionale sul quale è basato il nostro Stato di diritto, perseguano con rigore chi non rispetta le leggi, anche quando si tratti di ministri o del Governo nel suo insieme.
Noi tutti Cittadini siamo chiamati a vigilare affinchè venga rispettata e praticata la Costituzione, e protestare quando viene disattesa e violata.
LeU Mugello