COMUNICATO STAMPA DEL PSI DI BORGO SAN LORENZO
Preso atto della decisione del sindaco Paolo Omoboni e di una parte degli iscritti di Borgo Migliore di chiedere l’iscrizione al PD e di far confluire l’Associazione nello stesso PD, i Socialisti di Borgo San Lorenzo vogliono esprimere pubblicamente la propria profonda delusione e tristezza per una scelta che non condividono e che ritengono non rispettosa né della nostra storia politica né della volontà della gran parte dei cittadini che nel 2014 hanno votato per il Sindaco Omoboni e per Borgo Migliore.
Tuttavia visto che i sentimentalismi e i moralismi in politica non servono, proviamo ad analizzare i fatti e a trarne qualche conclusione.
Dopo aver confermato l’alleanza politica fra PD, PSI e SEL e definito un programma di massima, nel Marzo 2014 si tengono le primarie del centro-sinistra per la scelta del candidato a sindaco da presentare ai cittadini di Borgo San Lorenzo nelle elezioni del Maggio successivo. Ci sono 4 candidati: due del PD, uno di SEL e uno del PSI. Vince a sorpresa e abbastanza nettamente il candidato PSI Paolo Omoboni.
Come possiamo leggere questo inatteso risultato?
A nostro avviso i cittadini che hanno partecipato alle primarie hanno voluto manifestare un forte scontento nei confronti del PD e per questo hanno premiato un candidato non PD. Attenzione: non un candidato PSI, un candidato non PD.
A Maggio arrivano le elezioni amministrative. Omoboni ottiene oltre il 50% dei consensi e la lista che porta il suo nome ottiene quasi il 17%. Il PD raggiunge il 37% dei consensi.
A nostro avviso questo risultato si può leggere così: il PD ottiene i voti e i seggi che, più o meno, ha sempre riportato nelle varie tornate elettorali (salvo le europee ’14, capitolo a sé), Borgo Migliore ottiene un grande risultato raccogliendo la maggior parte dei voti fuori dall’area elettorale del PD, Omoboni raggiunge il 52% grazie alla sostanziale “fedeltà” del PD e soprattutto grazie ai tanti cittadini che hanno visto nel candidato non PD l’unica possibilità di “rivoluzionare” la politica borghigiana.
Se tutto questo è vero, e noi lo crediamo fermamente, il passaggio del Sindaco e di una parte di Borgo Migliore nel PD è totalmente incoerente con le aspettative degli elettori e con quanto è stato detto loro sia durante la campagna per le primarie sia durante la campagna per le amministrative.
In conclusione, Il PSI borghigiano esprime totale disaccordo con le scelte del Sindaco e sottolinea con forza che tale dissenso non è da riferirsi tanto al suo repentino cambio di tessera quanto all’aver chiesto e ottenuto voti in quanto sindaco non PD ed essere passato al PD due anni dopo aver raggiunto l’obiettivo.
Non saranno anche questi comportamenti a indurre troppi cittadini a diffidare della politica?
Due brevi considerazioni finali:
- chiariamo che le opinioni sopra esposte non vogliono manifestare alcun tipo di avversione nei confronti del PD, partito da cui ci dividono ancora molte idee e modi di fare politica ma certamente fondamentale pilastro del centro-sinistra borghigiano e italiano e con cui siamo alleati da tempo e a tutti i livelli, ma vogliono semplicemente evidenziare un “percorso” che a noi pare quanto meno incoerente;
- i tre consiglieri comunali eletti nella lista di Borgo Migliore non si iscriveranno al PD, non cambieranno la propria storica appartenenza politica né la propria fedeltà alle alleanze politiche e al programma elettorale sulla base dei quali sono stati votati. Certamente, rispetto al nuovo quadro politico che sta emergendo, non potranno far finta di niente.