Fusione amministrativa fra i Comuni di San Piero a Sieve e Scarperia
Nel tardo pomeriggio di ieri, 19 febbraio, Il Consiglio Comunale di San Piero a Sieve ha approvato l’atto di indirizzo propedeutico alla fusione amministrativa con il Comune di Scarperia. Un passo indubbiamente storico per il nostro Mugello. Un procedimento iniziato a seguito dell’approvazione di una nostra mozione, presentata nella primavera del 2011, che conferiva un ampio mandato a Sindaco e Giunta per indagare la fattibilità di una forma di “aggregazione” tra i due Comuni, non escludendo proprio la “fusione”.
Dopo un lungo dibattito la mozione venne inizialmente accolta più come atto dovuto, nei normali e democratici rapporti fra maggioranza e minoranza. Successivamente, dopo aver appurati i dati economici e sociali che l’avevano ispirata, ecco che le Giunte dei due Comuni hanno impressa una accelerazione procedurale sfociata nell’approvazione di questo primo passo verso la fusione amministrativa. Già, fusione, che dalle prime valutazioni con Regione Toscana potrebbe realizzarsi dalle amministrative del 2014, previo referendum consultivo delle popolazioni nella seconda metà del 2013.
Onestamente nel 2011 quando presentammo la mozione non pensavamo che, in termini così rapidi, si sarebbe arrivati ad un tale storico passaggio. Nel 2009 all’inizio della nostra esperienza amministrativa, durante la campagna elettorale, partendo dalla riflessione dell’allora Comunità Montana (ora Unione dei Comuni) parlavamo della necessità di dare vita a forme più efficaci di “aggregazione” tra i comuni del Mugello, ma allora la parola “fusione” era solo in un lontano orizzonte. A pochi mesi dall’insediamento nel Consiglio Comunale però questa “opportunità” si trasformava in “esigenza”, dopo aver constatata l’impossibilità di pianificare una qualsivoglia progettualità amministrativa, a causa della mancanza di risorse economiche; con l’evoluzione normativa nazionale e regionale abbiamo intravista quale unica possibile soluzione, per garantire lo sviluppo ed il relativo benessere della popolazione, appunto, la “fusione” con il Comune di Scarperia. Una volontà, questa, ribadita in ogni occasione, dal Consiglio Comunale, alle Commissioni Consiliari, agli incontri dei Capigruppo anche in seno alla Comunità Montana – Unione dei Comuni, con i rappresentanti di Scarperia.
Si apre ora un processo che DOVRÀ consentire e mediare un rispettoso equilibrio fra le identità sociali, urbanistiche, artigianali, industriali, turistiche, sanitarie e politiche dei due Comuni. Pertanto un progetto di integrazione che si dovrà fortemente basare sul principio dell’identità territoriale (Heimat), principio cardine della nostra mozione del 2011. Andranno da subito eliminati le due principali visioni estremiste, radicali, che silenziosamente covano e vorrebbero o l’assorbimento, l’annichilimento, di un Comune nell’altro, o meglio di una popolazione nell’altra, o viceversa un mero gioco di prestigio amministrativo, un cambiare tutto per non cambiare nulla del, misero, Tancredi. Altresì dovrà essere eliminata la mentalità prettamente da “cassa e martello” che vorrebbe piegare tutto questo processo al rastrellamento delle davvero considerevoli regalie economiche della Regione Toscana e nell’esenzione dal patto di stabilità. Ci sarà da vigilare.
Un progetto dettato dalla democrazia delegata alla rappresentanza dei rispettivi Consigli Comunali, certo, ma che dovrà essere avvallata dalla popolazione con un referendum che, formalmente, sarà si solo consultivo, ma che sarà invece l’occasione definitiva per sancire o meno la fusione. Le popolazioni dovranno poi scegliere con estrema ratio i propri futuri consiglieri dell’unico comune, maggioranza e minoranze ognuno con i propri fondamentali ruoli, affinché venga garantito davvero quel rispetto dell’identità territoriale e non si finisca in un’azione da “cassa e martello”.
Siamo di fronte a una scelta coraggiosa, lungimirante, da noi fatta con un unico obiettivo quello di garantire migliori servizi ai cittadini. Indubbio: ci sarà da vigilare.
per LISTA CIVICA IDEA
il Capogruppo Luca Barletti