MUGELLO: COLDIRETTI TOSCANA, AGRICOLTORI INVITANO GOVERNATORE GIANI A VISITARE AZIENDE DANNEGGIATE EVENTO CALAMITOSO MAGGIO
“Presidente Giani venga a vedere di persona le disastrose conseguenze del maltempo per le nostre aziende agricole. Se le imprese non ripartono, la montagna rischia di morire”: è l’invito di Coldiretti Toscana al Governatore Eugenio Giani che in una lettera, a firma del Presidente regionale, Fabrizio Filippi, ha segnalato le principali criticità delle imprese agricole dell’Alto Mugello colpite dall’evento calamitoso di maggio. L’attenzione è rivolta soprattutto alle aree interne dove operano le aziende agricole e gli allevamenti.
Da una prima mappatura di Coldiretti Toscana, in seguito ad incontri e sopralluoghi nelle aziende dei comuni interessati, sono almeno 150 le attività danneggiate dalle eccezionali piogge di maggio, migliaia i movimenti franosi e decine le strade poderali e vicinali interrotte che rischiano di compromettere in modo permanente l’economia dell’Appennino. Tra i settori più colpiti: castanicoltura con il Marrone IGP, silvicoltura, zootecnia, frutticoltura e turismo.
Tra le principali criticità segnalate da Coldiretti Toscana nella lettera, indirizzata per conoscenza anche al vice presidente ed assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi, la messa in sicurezza ed ripristino della viabilità rurale anche attraverso l’attività di rilievo delle criticità con i tecnici della protezione civile regionale, lo stanziamento di risorse per i ripristini da parte delle aziende che effettueranno con mezzi propri i lavori e/o per l’impiego di conto terzisti ed il tema dei risarcimenti per mancato reddito sia per le attività agricole sia per le attività connesse. Sul tavolo anche la richiesta, presentata formalmente da Coldiretti all’indomani dell’evento calamitoso, per l’attribuzione straordinaria di gasolio agevolato per i mezzi impegnati nella prima fase emergenziale e nelle successive e la necessità di fare pressione sul Governo per inserire il Comune di San Godenzo nei provvedimenti di stato di emergenza nazionale. Richiesta, quest’ultima, per cui il Presidente Giani si è già attivato.