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Chiusura improvvisa dell’asilo nido “Pollicino” a Barberino: genitori in difficoltà, il Centrodestra chiede risposte

di Leonardo Romagnoli

A Barberino di Mugello, la situazione è tutt’altro che tranquilla. La sospensione immediata delle attività presso l’asilo nido comunale “Pollicino”, disposta a partire da martedì 28 ottobre, ha creato un clima di forte preoccupazione tra le famiglie dei bambini iscritti e tra il personale educativo. La causa? Valori non conformi riscontrati negli impianti idrici della struttura, un’anomalia che ha fatto scattare l’allarme e costretto l’amministrazione comunale a chiudere i cancelli dell’asilo senza preavviso.

A sollevare il caso è il gruppo consiliare Centrodestra per Barberino, con una nota congiunta della capogruppo Silvia Castellani e del consigliere Alberto Lopez, che denunciano la mancanza di trasparenza e di pianificazione nella gestione dell’emergenza.

“Ci troviamo di fronte a una situazione grave – sottolineano Castellani e Lopez – che ha colto di sorpresa decine di famiglie e lavoratori. Non è tollerabile che un servizio così essenziale venga sospeso senza un piano d’emergenza chiaro e condiviso.”

Il disagio per le famiglie è immediato e concreto: molti genitori si sono trovati costretti, nel giro di poche ore, a riorganizzare le proprie giornate lavorative, trovare soluzioni alternative di custodia, spesso costose e difficili da mettere in piedi con così poco preavviso. Ma non solo. Anche il personale educativo, che lavora ogni giorno a stretto contatto con i piccoli utenti, si è ritrovato senza certezze rispetto alle tempistiche di rientro e alle modalità di comunicazione da parte dell’ente locale.

Secondo quanto segnalato dal gruppo di opposizione, manca una comunicazione ufficiale completa: al momento non sarebbero state fornite informazioni sulle tempistiche di riapertura, né tanto meno rassicurazioni su eventuali misure correttive per evitare che episodi simili possano ripetersi.

“Non esiste un piano B”, ribadiscono Castellani e Lopez. Una denuncia che mette in luce una gestione dell’emergenza poco strutturata, in cui la reazione dell’amministrazione sembra essere stata solo di tipo reattivo, senza una reale capacità di contenere gli effetti collaterali della chiusura.

Il gruppo Centrodestra per Barberino chiede a gran voce risposte immediate e trasparenti, rivolgendosi direttamente all’Amministrazione Comunale: “È doveroso – dichiarano – fornire spiegazioni chiare su quanto accaduto e su come si intende intervenire, non solo per risolvere il problema tecnico, ma anche per garantire supporto alle famiglie colpite da questo disagio.”

La questione sollevata dal gruppo di opposizione tocca un nervo scoperto: la fragilità dei servizi essenziali quando manca un coordinamento efficace. È evidente che, in un contesto come quello di Barberino, dove l’offerta educativa per la prima infanzia rappresenta un punto di riferimento per molte famiglie, ogni interruzione rappresenta un colpo durissimo all’equilibrio quotidiano.

A preoccupare ulteriormente è l’assenza di una linea di comunicazione tempestiva e completa da parte degli organi istituzionali. I genitori segnalano difficoltà nel reperire informazioni ufficiali, aggiornamenti concreti o indicazioni su eventuali rimborsi o soluzioni temporanee alternative. Anche gli operatori del settore lamentano una mancanza di coinvolgimento e di ascolto, che potrebbe minare ulteriormente la fiducia nel servizio pubblico.

Ora, la palla passa all’Amministrazione: sarà chiamata a fornire spiegazioni puntuali, a presentare un piano di intervento dettagliato e a ristabilire un rapporto di fiducia con la cittadinanza, gravemente compromesso da quanto accaduto.

Il caso dell’asilo “Pollicino” diventa così emblematico di una gestione che, in assenza di prevenzione e comunicazione, può trasformare un problema tecnico in una vera e propria crisi sociale.

In conclusione, ciò che il gruppo di Centrodestra chiede è semplice ma fondamentale: risposte, responsabilità e soluzioni concrete. Non solo per far fronte all’emergenza presente, ma anche per prevenire nuovi episodi che possano mettere ancora una volta in difficoltà le famiglie e i lavoratori del territorio.

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