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Chiesto il rito abbreviato per la morte di Sofia Salomoni a Villore nel 2018

di Leonardo Romagnoli

All’udienza preliminare per il decesso di Sofia Salomoni, la 22enne di Londa che morì dopo essere caduta in un dirupo da un’altalena costruita artigianalmente, due dei quattro imputati di omicidio colposo hanno chiesto di essere processati con rito abbreviato: il proprietario del terreno su cui era montata l’altalena artigianale e del figlio.

Il tragico volo, infatti, avvenne durante una festa di compleanno nel bosco di Villore, frazione di Vicchio il 28 gennaio 2018, che si teneva nella casa di campagna di amici. La ragazza salì sull’altalena, una tavola in legno legata con una corda al ramo di un albero, montata sul ciglio di una scarpata, e scivolò nel vuoto.
Contattati dagli amici, i sanitari e i vigili del fuoco recuperarono la ragazza con molta difficoltà e secondo l’accusa questo fu fatale alla giovane, pur trasportata all’ospedale di Careggi.
Infatti, gli altri imputati sono i due operatori del 118, ai quali la procura contesta la gestione dell’emergenza e il mancato intervento dell’elisoccorso.
L’Asl Toscana Centro, inoltre, sta trattando un risarcimento con la famiglia della vittima, che si è costituita parte civile.

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