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Careggi, dieci specializzandi indagati: liste d’attesa alterate per alleggerire i turni estivi

di Leonardo Romagnoli

Un’indagine condotta dai Carabinieri del NAS ha portato alla luce un caso delicato all’interno dell’ospedale Careggi, una delle

L’attività investigativa, avviata per verificare le tempistiche delle liste d’attesa, si è concentrata sul periodo luglio-agosto 2023, mesi durante i quali – secondo gli accertamenti – i medici avrebbero alterato il sistema di prenotazioni “CUP 2.0”, il gestionale utilizzato dall’ospedale per le visite specialistiche e gli esami diagnostici.

Nel dettaglio, gli specializzandi avrebbero inserito più prenotazioni a nome dello stesso paziente, il quale aveva richiesto una sola prestazione. Questa pratica veniva ripetuta su più giorni e per più prestazioni, portando così a saturare le agende della UOC, impedendo ad altri pazienti di prenotare visite necessarie.

Un comportamento che, secondo le indagini, sarebbe stato attuato in maniera coordinata e con particolare frequenza nelle prime ore del mattino, per garantirsi giornate lavorative meno cariche di impegni.


Le conseguenze: almeno 290 prenotazioni falsate

La ricostruzione effettuata dai NAS ha permesso di individuare almeno 290 prenotazioni coinvolte in questa dinamica. Il risultato è stato un’interruzione del normale svolgimento del servizio pubblico, con impatti diretti sull’accesso alle prestazioni sanitarie da parte dei cittadini.

È importante sottolineare che durante l’intera fase di accertamento, l’Azienda Ospedaliera Careggi ha collaborato pienamente con le forze dell’ordine, mettendo a disposizione tutta la documentazione richiesta.


Udienza fissata per il 2027

A seguito dell’esercizio dell’azione penale da parte della Procura della Repubblica di Firenze, è stata fissata l’udienza predibattimentale per il 19 febbraio 2027. La vicenda, tuttora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, è oggetto di un’indagine complessa che chiama in causa il funzionamento interno di uno dei principali ospedali pubblici italiani.


Presunzione di innocenza

Come previsto dal Decreto Legislativo 188/2021, nessuno dei soggetti coinvolti può essere considerato colpevole fino a sentenza definitiva. Al momento, i dieci medici specializzandi risultano indagati e dovranno chiarire la propria posizione in sede giudiziaria.


La vicenda solleva interrogativi non solo sul piano penale, ma anche su quello organizzativo e gestionale: come è stato possibile per mesi manipolare le agende senza che il sistema ne rilevasse l’anomalia? Quali misure saranno adottate per evitare che episodi simili si ripetano in futuro?

Il caso Careggi diventa così un esempio emblematico di come la digitalizzazione dei servizi sanitari – se da un lato rappresenta un’opportunità per rendere più efficiente il sistema – dall’altro necessita di controlli rigorosi e tracciabilità per garantire correttezza e trasparenza.

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