Barberino di Mugello, 20 agosto 2024. Un controllo di routine in una riserva di caccia si è trasformato in una scena da incubo. Durante un’operazione della Polizia provinciale, un bracconiere di 47 anni, originario di Prato, ha sparato con un fucile dotato di visore notturno contro l’ispettore Claudio Bugialli, ferendolo in modo grave al braccio. Un gesto che, secondo la Procura, non lascia dubbi sulla volontarietà dell’atto: si parla infatti di tentato omicidio deliberato.
L’episodio ha provocato un’ondata di indignazione, portando nuovamente alla ribalta il tema della sicurezza degli agenti pubblici impegnati nei controlli ambientali e nella repressione del bracconaggio, pratica illegale che continua a rappresentare un serio problema in diverse zone della Toscana.
Una vicenda giudiziaria complessa
Il caso è ora nelle mani della giustizia. Il Giudice per l’Udienza Preliminare Alessandro Azzaroli ha disposto il rinvio a giudizio dell’imputato. La prima udienza è stata fissata per il 14 ottobre 2025, presso il Tribunale di Firenze.
Nel procedimento, Claudio Bugialli si è costituito parte civile, così come la Città Metropolitana di Firenze, a testimonianza dell’importanza istituzionale del caso e del valore simbolico che riveste per chi opera quotidianamente per la tutela del territorio.