Perché dire no ai botti
I dati parlano chiaro: ogni anno in Italia ci sono decine di feriti, alcuni dei quali riportano lesioni permanenti, a causa di esplosioni incontrollate o di utilizzo incauto di fuochi d’artificio. A questo si aggiunge il dramma silenzioso vissuto dagli animali, domestici e selvatici, per i quali i botti rappresentano un vero incubo:
- Traumi e fughe: cani, gatti e altre specie possono fuggire spaventati dai rumori, rischiando di perdersi o di essere investiti.
- Stress acustico: il loro udito, molto più sensibile di quello umano, li espone a stress e sofferenze spesso invisibili agli occhi dei proprietari.
Ma non finisce qui. I botti non sono solo un problema di sicurezza: le esplosioni rilasciano particolato e sostanze inquinanti nell’aria, peggiorando la qualità ambientale già critica nelle giornate di festa.
La legge è chiara
L’utilizzo di botti e petardi è regolamentato dall’articolo 703 del Codice penale, che vieta accensioni ed esplosioni pericolose a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza. Inoltre, il Comune di Barberino di Mugello adotta una linea ancora più rigida: il regolamento di Polizia Urbana (art. 4 c.1 let.b) vieta lo scoppio di botti e petardi su aree pubbliche per tutto l’anno, non solo durante le festività.
Una scelta di responsabilità
Dietro l’illusione del divertimento si nascondono conseguenze gravi, a volte irreparabili. Il Comune di Barberino lancia un messaggio chiaro con la sua campagna: “Ehi, sei sicuro che è divertente?”. È un invito a riflettere, a considerare il prezzo che persone, animali e ambiente pagano per qualche secondo di rumore.
Festeggiare non significa mettere a rischio la vita o la serenità altrui. Esistono alternative più sicure e rispettose per accogliere il nuovo anno, come spettacoli di luci, lanterne volanti o fuochi d’artificio silenziosi.
In fondo, la vera festa è quella che lascia un sorriso a tutti, senza feriti, spaventi o danni collaterali.
