Trentacinque metri quadrati di verde, 30 nuove piante, uno spazio vivo e in continua trasformazione, ma soprattutto un luogo di apprendimento e relazione. È stato inaugurato presso la scuola primaria di Dicomano il nuovo bosco didattico realizzato da Unicoop Firenze, nell’ambito delle proposte educative 2025/2026 rivolte alle scuole della Toscana.
Il progetto, giunto al quinto anno, porta il titolo evocativo “Per fare il futuro ci vuole un albero” e si inserisce tra le iniziative della cooperativa dedicate a ambiente, benessere, cultura e solidarietà. Dopo le precedenti realizzazioni, il bosco di Dicomano è il numero 68 in tutta la regione.
Una scuola, un bosco, una comunità
Alla cerimonia di piantumazione, avvenuta nel giardino della scuola, hanno partecipato bambini e insegnanti, insieme a Tommasina Greco, assessora alla cultura del Comune di Dicomano, Sofia Carotti, vicepreside dell’Istituto Comprensivo D. Da Settignano, e Luciana Bigliazzi, presidente della sezione soci Coop Valdisieve.
Il bosco non è solo un progetto ambientale, ma un laboratorio a cielo aperto, dove bambini e bambine impareranno a prendersi cura delle piante, a osservare i cicli della natura e a vivere l’ambiente come uno spazio di crescita condivisa.
Educazione ambientale che lascia il segno
Massimiliano Amato, sindaco di Dicomano, ha sottolineato il valore simbolico e pratico dell’iniziativa:
«Ogni albero piantato oggi è un gesto concreto per un domani più consapevole. Crediamo molto in progetti come questo, che uniscono educazione, sostenibilità e comunità».
Un concetto ribadito anche da Tommasina Greco, che ha evidenziato il legame tra apprendimento e natura:
«Questo progetto mira a far interagire i bambini con il mondo vegetale, stimolando creatività, consapevolezza e cultura della reciprocità. La scuola deve essere anche uno spazio dove il “fare” genera benessere e senso di responsabilità».
68 boschi in tutta la Toscana: i numeri del progetto
A raccontare l’evoluzione dell’iniziativa è stato Tommaso Perrulli, responsabile delle proposte educative di Unicoop Firenze:
«Con la piantagione di Dicomano arriviamo a 68 boschi didattici realizzati in 31 Comuni. Abbiamo piantato 1.500 alberi forestali, coinvolto oltre 8.500 bambine e bambini di 340 classi, generando 3.500 ore di attività in cinque anni. Il bosco è un luogo di relazioni: tra le piante, le persone e tra i più giovani e la natura».
Un compagno di giochi che cresce
Durante l’inaugurazione, Luciana Bigliazzi ha descritto l’entusiasmo dei bambini davanti al nuovo spazio:
«Abbiamo visto nei loro occhi la voglia di prendersi cura di questo bosco, che crescerà con loro. È un’opportunità concreta per parlare di ambiente e crisi climatica in modo semplice ma profondo, attraverso l’esperienza diretta».
Che cos’è un bosco didattico?
Il bosco didattico è una coltivazione multifunzione di 25-30 mq, pensata per educare alla biodiversità attraverso il contatto diretto. Si compone di:
- alberi da frutto (come melograno, nocciolo, corbezzolo)
- arbusti da bacca (non spinosi, per la sicurezza dei più piccoli)
- erbe aromatiche e piante perenni (timo serpillo, mirto, alloro, rosa canina)
- piante medicinali e ortaggi
Il tutto integrato in una logica sinergica con le specie spontanee e con la fauna locale. Una vera foresta giardino, dove i bambini potranno immergersi, camminare, toccare, annusare, osservare. Un’esperienza che stimola l’affettività verso la natura, educa al tempo lento e rafforza il senso di cooperazione tra pari.
Una proposta educativa che guarda lontano
Con dieci nuovi boschi previsti per l’anno scolastico 2025/26, Unicoop Firenze continua a seminare cultura ambientale e curiosità sostenibile in tutta la regione. Il progetto è sostenuto da una piattaforma online dedicata, www.cittadinanzaconsapevole.it, dove è possibile consultare tutte le iniziative e le risorse didattiche collegate.
Il bosco didattico della scuola primaria di Dicomano è destinato a diventare un patrimonio verde collettivo, che resterà anche dopo la fine dell’anno scolastico. Un compagno di viaggio per gli alunni di oggi e un’eredità per quelli di domani, nella speranza che ogni piccolo gesto coltivato oggi diventi un grande passo verso il futuro.
