Si è svolto ieri, giovedì 14 novembre, l’atteso Consiglio Comunale aperto di Borgo San Lorenzo, dedicato alla linea ferroviaria “Faentina”. Un incontro che, secondo quanto comunicato dall’amministrazione, aveva l’obiettivo di fare chiarezza sulla situazione attuale e sulle prospettive future della tratta, cruciale per il territorio mugellano, soprattutto alla luce dei recenti interventi, delle criticità in Alto Mugello e dei quotidiani disagi affrontati dai pendolari.
Un confronto serrato
L’incontro ha visto la partecipazione di numerose figure istituzionali e tecniche, tra cui l’Assessore Regionale ai Trasporti Stefano Baccelli, l’ingegnere Gabriele Ticci e Marco Toccafondi di RFI, Natalia Giannelli di Trenitalia Toscana, e i sindaci di vari Comuni del Mugello, tra cui Leonardo Romagnoli (Borgo San Lorenzo), Tommaso Triberti (Marradi), Sara Di Maio (Barberino di Mugello), Silvia Catani (Vaglia), Francesco Tagliaferri (Vicchio), Massimiliano Amato (Dicomano) e Pietro Modi (vice Sindaco di Scarperia e San Piero). Presenti anche la consigliera regionale Fiammetta Capirossi e Massimo Rossi del Comitato Pendolari.
Il clima si è subito surriscaldato. L’Assessore Baccelli è stato al centro di numerosi attacchi, tra cui quello del sindaco di Vicchio, Francesco Tagliaferri, che ha duramente criticato la gestione regionale: “Se non porterete soluzioni, non tornate più in Mugello”, ha dichiarato, guadagnandosi un richiamo dalla presidente del Consiglio comunale.
Dure anche le critiche di Massimo Rossi, rappresentante del Comitato Pendolari, che ha puntato il dito contro Regione e Trenitalia per i disservizi e le promesse mai mantenute, lamentando anni di difficoltà per i viaggiatori.
Sindaci in pressing per soluzioni immediate
Il presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello, Tommaso Triberti, ha sottolineato l’urgenza di un cambiamento: “La situazione attuale è insostenibile. Così i nostri territori rischiano lo spopolamento e qualcuno dovrà assumersene la responsabilità”, ha detto.
Sara Di Maio, sindaco di Barberino di Mugello e delegata ai Trasporti per la Città Metropolitana di Firenze, ha evidenziato il peggioramento progressivo del servizio: “Ritardi, cancellazioni, costi crescenti. Non sono disservizi, sono un problema strutturale”, chiedendo maggiore trasparenza e un miglior dialogo con le istituzioni locali.
Le risposte tecniche e istituzionali
Gabriele Ticci di RFI ha cercato di rassicurare i presenti elencando gli investimenti: “Dal 2019 al 2024 sono stati stanziati 75 milioni di euro per i binari e 140 milioni per il sistema di controllo marcia treni grazie al PNRR”, ha spiegato, ricordando gli interventi su gallerie e ponti storici.
Natalia Giannelli di Trenitalia ha ammesso le difficoltà, ma ha garantito l’arrivo di nuovi treni sulla Faentina: “I nuovi mezzi affiancheranno i Minuetto, che resteranno operativi per almeno altri dieci anni”. Ha inoltre ribadito l’importanza del confronto con i pendolari per identificare e risolvere le criticità.
L’intervento di Baccelli: promesse e difese
Le attese erano alte per l’intervento dell’Assessore Baccelli, che però ha lasciato molti insoddisfatti. “Gli investimenti ci sono e sono importanti: 271 milioni tra opere realizzate, in corso e progettate”, ha dichiarato. Tuttavia, ha ammesso che i problemi di puntualità e regolarità del servizio restano irrisolti.
“Non considero i treni Minuetto obsoleti,” ha aggiunto, annunciando che entro il 2026 saranno completate le forniture di 58 nuovi treni per la Toscana. Ha infine promesso un maggiore impegno nella comunicazione tra Trenitalia, RFI e le amministrazioni locali.
Conclusioni amare
Nonostante gli impegni annunciati, il Consiglio Comunale si è concluso con un senso di insoddisfazione diffusa. I pendolari e le istituzioni locali chiedono azioni concrete e immediate, temendo che i continui disagi possano compromettere la vitalità del territorio mugellano. La partita sulla Faentina, quindi, è tutt’altro che chiusa.