Borgo in Comune – Tanti progetti a discapito della sostenibilità

A Borgo San Lorenzo, il dibattito sulla nuova amministrazione continua a polarizzare opinioni. Mentre alcuni sostengono che poco sia cambiato rispetto al passato, altri, tra cittadini e addetti ai lavori, vedono segnali di trasformazione, soprattutto nell’approccio alla gestione della cosa pubblica. Questa nota di Borgo in Comune analizza le sfide affrontate dalla Giunta fin dal suo insediamento

Chi sostiene che con la nuova amministrazione a Borgo San Lorenzo non
sia cambiato niente, o non ci vede o, peggio, non ci vuole vedere. In
ogni caso se lo lasci raccontare da chi vive realmente il paese; o da
quanti da luglio scorso hanno, per un motivo o per un altro, dovuto
interfacciarsi con gli uffici comunali; o ancora da quanti hanno
partecipato alle assemblee di frazione per l’elezione delle Consulte.

Certo è vero, le circostanze in cui si è trovata ad operare la Giunta
al suo insediamento hanno reso necessarie delle decisioni pragmatiche.
La situazione di dissesto finanziario del centro piscine, aggravata dai
ritardi dei lavori prodottisi ben prima che li prendessimo in carico
noi, non ha consentito immediatamente quei cambiamenti che sarebbero
auspicabili e che come Borgo in Comune abbiamo sostenuto come necessari
fin dalla scorsa consiliatura. Avremmo infatti potuto, in linea con il
nostro programma elettorale, attuare fin da subito quanto promesso,
così da rendere pubblicamente evidente la nostra discontinuità con il
passato. Ma sarebbero stati provvedimenti di bandiera, non utili a
risolvere il problema, almeno fintanto che la situazione finanziaria
della Vivi lo Sport non sarà risanata e non saranno portati a
compimento i lavori di ristrutturazione dell’impianto. Quello che ha
prevalso nelle scelte della Giunta, ancor prima di una discontinuità di
facciata, è un cambiamento sostanziale nel modo di intendere la
gestione della cosa pubblica: un’attenzione all’interesse collettivo,
che deve prevalere su ogni interesse di parte, un diverso senso di
responsabilità per il bene pubblico. Un cambiamento sostanziale quindi
nell’approccio, ancor prima che nelle scelte, e tale che si manifesterà
chiaramente quando le condizioni lo renderanno possibile. Lo stesso vale
anche per altre nomine e incarichi che al momento sono stati
riconfermati.

Siamo infatti in un frangente eccezionale, in cui la macchina comunale,
e in particolare l’apparato tecnico, sono gravati in misura
straordinaria dall’enorme mole di lavoro richiesta dalla gestione dei
tanti progetti finanziati con il PNRR. Progetti che in larga parte hanno
richiesto una revisione in corso d’opera, costringendo oltretutto
all’impiego di risorse per appianare difetti di progettazione e carenze
lasciati da chi ci ha preceduto. È il caso del nuovo polo scolastico a
Luco, la progettazione del quale non contemplava opere necessarie e
funzionali al nuovo plesso, che hanno quindi richiesto l’impiego di
220.000 euro dell’avanzo di amministrazione; risorse che potevano
essere destinate ad altro. Ma si è resa necessaria, in altri casi,
anche la revisione di una progettazione di massima con cui la passata
amministrazione si è sì aggiudicata i bandi, ma che si rivela ben
lontana dalla risoluzione dei tanti problemi posti dalla fase esecutiva,
come dimostrano il caso del campo sportivo Romanelli o quello di Villa
Pecori.

Se la passata amministrazione si è vantata di aver ottenuto un così
gran numero di progetti, questo è stato possibile a discapito della
sostenibilità di queste opere, messa a repentaglio da progetti di
massima che hanno solo rimandato la risoluzione dei tanti nodi che
adesso un poco alla volta stanno venendo al pettine e che solo la
professionalità e le capacità dei dipendenti comunali ci stai aiutando
a sciogliere. Si poteva decidere nella passata amministrazione di
procedere con un minor numero di progetti ma curati con più attenzione,
sacrificando il successo di facciata del record di bandi vinti e
dimostrando una maggiore serietà nella gestione delle risorse materiali
e umane del Comune. Chi ci ha preceduto ha invece preferito lasciare
un’ipoteca per il futuro, forse convinto di avere altro tempo per
risolvere quei problemi o, chissà, forse già sapendo che quei problemi
li avrebbe dovuti risolvere qualcun altro.

In ogni caso, con buona pace di chi in campagna elettorale voleva
lasciar credere altro, le capacità nella risoluzione di questi problemi
e nel portare a termine questa mole di interventi, l’attuale Giunta le
sta dimostrando senza alcun dubbio; e lo sta facendo soprattutto con un
diverso modo di intendere il proprio ruolo: a servizio della
collettività, non solo della propria idea e delle proprie convinzioni.
Un’amministrazione che sta operando quindi seguendo l’esempio delle
migliori esperienze di governo di sinistra, nella convinzione che il suo
compito non sia quello di occupare ruoli di potere, ma quello di
interpretare i bisogni della collettività, organizzare le sue
aspirazioni e prendersi cura di ciò che le appartiene.

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