Aumento volumetrico e Superbonus, chiarimenti dalle Entrate
Gli interventi di demolizione e ricostruzione che prevedono sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche differenti possono accedere al Superbonus 110%.
Con la Risposta 7 gennaio 2021, n. 11, l’Agenzia delle entrate ha fornito chiarimenti a un contribuente che intende demolire e ricostruire la propria abitazione. Per rispettare le distanze dai confini e per sfruttare al meglio la bioclimatica, l’intervento di ristrutturazione prevede lo spostamento del sedime e un aumento della volumetria dell’edifico.
Alla luce della nuova definizione di ristrutturazione edilizia contenuta nel Dl 76/2020 (decreto-legge Semplificazioni), il contribuente chiede se tale intervento possa accedere alle detrazioni maggiorate del 110%.
La nuova definizione di ristrutturazione edilizia ammette che gli interventi di ristrutturazione ricostruttiva possano prevedere che l’edificio da riedificare presenti sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche differenti rispetto a quello originario.
In particolare, per quel che riguarda l’ampliamento del volume dell’edificio, la norma precisa che tra gli incrementi volumetrici ammessi ci sono quelli necessari per l’adeguamento alla normativa antisismica e quelli per l’applicazione della normativa sull’accessibilità, per l’istallazione di impianti tecnologici e per l’efficientamento energetico.
Sulla base di ciò, l’Agenzia delle entrate chiarisce che quando l’intervento di demolizione e ricostruzione rientra tra quelli di ristrutturazione edilizia, come definita dall’articolo 3, comma 1, lettera d), del Dpr n. 380/2001 (Tuir) e modificata dal Dl 76/2020, il contribuente può senz’altro fruire del Superbonus 110%.
Naturalmente, il fatto che l’intervento rientri tra quelli di ristrutturazione edilizia deve risultare dal titolo abilitativo che autorizza i lavori per i quali il contribuente intende beneficiare delle agevolazioni fiscali.
(fonte Nextville.it)