Assenze record, lezioni ridotte: rientro a scuola, allarme Cgil-Flc. Anche in Mugello

Assenze record, lezioni ridotte: rientro a scuola, allarme Cgil-Flc

Assenze da record di prof, studenti e Ata, orari delle lezioni ridotti, attivazione di didattica mista presenza/remoto: rientro a scuola, Cgil e Flc Cgil fotografano la situazione a Firenze e provincia. “Nonostante questa situazione fosse ampiamente prevedibile, ancora una volta si è preferito non prendere provvedimenti e fare come se nulla fosse. Senza risposte, sarà ancora mobilitazione”

Alla ripresa generalizzata delle attività scolastiche, in pressoché tutti gli istituti della provincia si riscontrano assenze (positività Covid, isolamenti o quarantene) da record fra docenti, personale Ata e studenti, con orario delle lezioni quasi dappertutto ridotto, se non dimezzato, e attivazione di didattica mista (in presenza e da remoto) in quasi tutte le classi.
Fra gli alunni degli istituti di Firenze e provincia infatti c’è una media di 4/5 assenti per classe.
Anche nelle scuole del Mugello si riscontrano i problemi di cui sopra: orari ridotti in varie classi di Infanzia e Primaria del Comprensivo di Borgo San Lorenzo e in quello di Barberino, mentre all’istituto superiore Chino Chini ci sono ben 26 docenti assenti e 227 studenti a casa. Per l’alto numero di assenti fra docenti e studenti oggi l’altro istituto superiore, il Giotto Ulivi, ha addirittura scelto di non aprire.
Per i prossimi giorni la situazione è certamente destinata a peggiorare, si parla di un picco di contagi ancora da raggiungere e di un numero di persone in isolamento destinato a salire, soprattutto fra i più giovani.
A fronte di tutto ciò, nonostante questa situazione fosse ampiamente prevedibile, ancora una volta si è preferito non prendere provvedimenti e fare come se nulla fosse. Gli unici accorgimenti introdotti dal Governo con il decreto del 5 gennaio riguardano le nuove regole per permettere ai contatti stretti di ridurre i periodi di quarantena… peccato che tali regole si basino in larga parte sulla tempestività del testing, cosa ormai pressoché impossibile a causa dall’ingolfamento della macchina sanitaria e delle farmacie.


Ancora una volta i Dirigenti Scolastici, i docenti e il personale ATA delle scuole per l’inazione del Ministero sono rimasti soli a fronteggiare “a mani nude” la drammaticità dell’emergenza sanitaria.
Non basta ripetere – come fa il Ministro dell’Istruzione – che la scuola deve riprendere regolarmente le sue attività per far sì che ciò si realizzi: erano e sono necessari atti conseguenti affinché le attività didattiche in presenza si svolgano nel massimo della sicurezza per lavoratori e studenti e l’eventuale ricorso alla didattica da remoto si riduca a situazioni circoscritte e ben delimitate nel tempo.
Serve ripristinare l’obbligo del distanziamento nelle aule, servono mascherine Ffp2 per lavoratori e studenti, serve personale aggiuntivo per non avere classi di 28/30 alunni; c’è bisogno di screening a tappeto e potenziamento dei sistemi di tracciamento, impianti di aerazione e ventilazione nelle classi, presìdi sanitari scolastici a supporto della campagna vaccinale, un piano stabile di trasporti dedicati a lavoratori e studenti.
Siamo invece di fronte a una politica scolastica che continua a disattendere tutti gli impegni sottoscritti dalla primavera scorsa a oggi, dal Patto per la Scuola al Protocollo di sicurezza, e che resta pervicacemente ancorata al principio che sulla scuola bisogna risparmiare, anche a scapito della salute e della sicurezza di chi ci lavora e ci studia. Basti pensare che per mantenere in servizio almeno il personale ATA assunto in più per l’igienizzazione (e che doveva essere licenziato a fine anno), c’è voluta una forte mobilitazione, culminata poi nello sciopero dello scorso 10 dicembre.

Firmato: Cgil Firenze, Flc Cgil Firenze

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