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Approvato il il piano regionale toscano del Fondo sociale europeo

di Leonardo Romagnoli

La Commissione europea ha approvato il “PR Toscana FSE+ 2021-2027”, nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita”. La Toscana, per il periodo 1º gennaio 2021/ 31 dicembre 2027 avrà a disposizione oltre 1 miliardo di euro (1.083,6).

Il Fondo Sociale Europeo come sempre “mette al centro” le persone e nel ciclo di programmazione che si apre ‘al centro’ ci sono le categorie particolarmente colpiti dalla crisi: giovani, donne, bambini, disoccupati, persone con disabilità e soggetti a rischio povertà ed esclusione sociale. Così l’Europa finanzia al 40 per cento gli interventi che per il restante 60 per cento sono cofinanziati con risorse nazionali e regionali.

In primo piano per la Toscana dunque una serie di priorità: la fetta più importante dei finanziamenti del Fse, 419,4 milioni, è destinata all’inclusione sociale: 179,4 per incentivare l’inclusione attiva, promuovere le pari opportunità, la non discriminazione e la partecipazione attiva e migliorare l’occupabilità, in particolare dei gruppi svantaggiati; 240 milioni per poter accedere a servizi di qualità e a prezzi accessibili, compresi gli alloggi e l’assistenza incentrata sulla persona, anche in ambito sanitario; per modernizzare i sistemi di protezione sociale, con particolare attenzione ai minori e ai gruppi svantaggiati; migliorare l’accessibilità l’efficacia e la resilienza dei sistemi sanitari e dei servizi di assistenza di lunga durata, anche per le persone con disabilità.

In primo piano la necessità di migliorare l’accesso all’occupazione e le misure di attivazione per tutte le persone in cerca di lavoro, ovvero la priorità cui sono destinati 207,6 milioni così suddivisi: 141,7 milioni per migliorare l’accesso all’occupazione e le misure per chi cerca lavoro, in particolare i giovani, soprattutto attraverso l’attuazione della garanzia per i giovani, i disoccupati di lungo periodo e i gruppi svantaggiati nel mercato del lavoro, nonché delle persone inattive; 36 milioni per la partecipazione equilibrata di donne e uomini al mercato del lavoro, anche attraverso l’accesso a servizi di assistenza all’infanzia e alle persone non autosufficienti; 29,9 milioni per promuovere l’adattamento di lavoratori, imprese e imprenditori ai cambiamenti, un invecchiamento attivo e sano, come pure ambienti di lavoro sani e adeguati.

Quindi l’altra grande sfida che la Toscana ha più volte declinato anche nelle sue misure di politica attive, ovvero il capitolo istruzione e formazione. Su questo si accentrano 222,3 milioni di euro così ripartiti: 26,3 milioni per migliorare efficacia e attinenza al mercato del lavoro dei sistemi di istruzione e formazione, anche attraverso la convalida dell’apprendimento non formale e informale, per sostenere l’acquisizione di competenze chiave, comprese le competenze imprenditoriali e digitali, e promuovendo l’introduzione di sistemi formativi duali e di apprendistati; 196 milioni per la parità di accesso e di completamento di istruzione e formazione, in particolare per i gruppi svantaggiati, fino al livello terziario e all’istruzione e all’apprendimento degli adulti, anche agevolando la mobilità ai fini dell’apprendimento per tutti e l’accessibilità per le persone con disabilità.

Alla occupazione giovanile sono infine dedicati 191 milioni: 100 per migliorare l’accesso all’occupazione e le misure di attivazione per tutte le persone in cerca di lavoro, in particolare i giovani, soprattutto attraverso l’attuazione della garanzia per i giovani, i disoccupati di lungo periodo e i gruppi svantaggiati nel mercato del lavoro, nonché delle persone inattive, anche mediante la promozione del lavoro autonomo e dell’economia sociale. 91 milioni per promuovere la parità di accesso e di completamento a istruzione e formazione di qualità, in particolare per i gruppi svantaggiati, dall’educazione e cura della prima infanzia, attraverso l’istruzione e la formazione generale e professionale, fino al livello terziario e all’istruzione e all’apprendimento degli adulti, anche agevolando la mobilità ai fini dell’apprendimento per tutti e l’accessibilità per le persone con disabilità.

Infine, i rimanenti 43,3 milioni sono riservati all’assistenza tecnica, ovvero al miglioramento delle risorse tecniche coinvolte nella programmazione, gestione, sorveglianza e controllo del Programma.

POR FSE+ 2021 – 2027
gli obiettivi

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