«Barbiana deve essere protetta da ogni specie di speculazione presente e futura. Il messaggio di Don Milani in difesa della dignità umana e di solidarietà culturale e civile con gli ultimi è strettamente legato all’autenticità del paesaggio di Barbiana uno dei pochi rimasti intatti». Inizia così l’appello dal titolo #NocementoaBarbiana indirizzato alle autorità civili ed ecclesiastiche da parte di intellettuali cattolici e laici per mantenere «l’autenticità di Barbiana come voleva Don Milani».
«Stravolgerlo, in un immediato futuro sarebbe un grave `reato´ contro la storia di Don Milani e della scuola di Barbiana. Le autorità regionali, comunali, civili e quelle ecclesiastiche devono vigilare che non sia tradita, stravolta e offesa l’opera e l’insegnamento di don Lorenzo Milani e della sua scuola e che l’integrità di Barbiana, luogo dove testimoniò la sua fedeltà a Cristo e alla sua Chiesa, sia tutelata», dice ancora l’appello. L’appello si inserisce nella polemica sorta in seguito ad un intervento edilizio per realizzare i servizi igienici per i visitatori a Barbiana.
Ecco chi sono i firmatari: Giovanni Pallanti, giornalista e scrittore , Beniamino Deidda, già procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Firenze, Giuseppe Matulli, già parlamentare della Repubblica, Paolo Bambagioni, consigliere regionale, Elettra Lorini, già sindaco di Vicchio di Mugello, Severino Saccardi, direttore di “Testimonianze” Antonio di Palma, scultore residente a Barbiana, Mario Lancisi, giornalista e scrittore Simone Siliani, già presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Salvatore Tassinari, professore già collaboratore di Don Milani alla Scuola di Barbiana , Giannozzo Pucci, editore della Libreria Editrice Fiorentina e scrittore.