In vista delle prossime elezioni regionali in Toscana, sette importanti realtà associative e comitati di cittadini – con il supporto di reti nazionali – si sono unite per rivolgere un appello pubblico ai candidati alla Presidenza della Regione: Antonella Bundu, Alessandro Tomasi ed Eugenio Giani. Al centro della richiesta c’è l’ambiente, la salute, la tutela dei territori e la gestione dei beni comuni. Obiettivo: ottenere impegni chiari, trasparenti e verificabili su una serie di questioni ambientali e sociali considerate urgenti.
Le reti promotrici rappresentano centinaia di comitati locali e migliaia di cittadini toscani. A nome loro, chiedono ai candidati di rispondere pubblicamente a domande puntuali, articolate in sette grandi temi
1. Verde urbano e boschi (ONDA)
- Emanazione di una Legge Regionale sul Verde Urbano, obbligatoria per tutti i Comuni.
- Partecipazione pubblica effettiva nei processi ambientali (convenzione di Aarhus).
- Ripristino delle Guardie Ambientali Volontarie (GAV).
- Revisione dei piani antincendio per evitare danni al patrimonio boschivo.
2. Protezione della fauna (Cittadini per la Tutela della Fauna Toscana)
- Stop alla caccia intensiva e selettiva tutto l’anno e alla notte.
- Tutela effettiva della fauna selvatica, riconosciuta come patrimonio pubblico.
- Contrasto a pratiche cruente come la “caccia alla volpe in tana”.
3. Gestione dei beni comuni (Rete Toscana per la Tutela dei Beni Comuni)
- Sostegno alla gestione pubblica in house di acqua, rifiuti ed energia.
- Trasparenza, partecipazione e controllo sociale nei servizi pubblici.
- Ruolo attivo della Regione nell’indirizzare le scelte dei Comuni.
4. Transizione energetica (Coalizione TESS)
- No a eolico industriale e fotovoltaico a terra, soprattutto in aree agricole o fragili.
- Sì al fotovoltaico su tetti, aree dismesse e infrastrutture.
- Promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) locali e solidali.
- Transizione energetica come processo ecologico, non speculativo.
5. Elettrosmog (Rete 6×6)
- Applicazione del principio di minimizzazione (legge 36/2001).
- Regolamenti comunali per limitare le esposizioni, soprattutto vicino a luoghi sensibili.
- Monitoraggio pubblico dell’impatto sanitario dell’elettrosmog.
- Creazione di “spazi calmi” senza WiFi per soggetti vulnerabili.
6. Inquinamento da PFAS (Rete Zero PFAS)
- Legge regionale con limiti più severi per PFAS rispetto a quelli UE.
- Monitoraggi capillari e trasparenti su acque e filiere agroalimentari.
- Regolamentazione e controllo degli scarichi industriali e delle discariche.
7. Eolico, CER e verde pubblico (Ass. Schierarsi)
- Stop ai progetti eolici sull’Appennino per ragioni ambientali e paesaggistiche.
- Diffusione delle CER in tutti i comuni, con incentivi regionali.
- Tutela degli alberi maturi in città, con politiche che superino la logica “si taglia e si ripianta”.
Le sette reti chiedono risposte pubbliche, concrete e scritte da parte dei candidati, indicando chiaramente le scelte politiche e legislative che intendono adottare su questi temi centrali per il futuro ambientale e sociale della Toscana.
Le risposte possono essere inviate agli indirizzi email delle reti proponenti:
- coalizionetess@gmail.com
- info@retetoscanabenicomuni.it
- ondalberi@gmail.com
- tutelafaunatoscana@gmail.com
Con questo appello, le realtà civiche toscane trasformano la partecipazione in proposta concreta, chiedendo alla politica scelte coraggiose, trasparenti e lungimiranti, in difesa di un territorio ricco ma fragile, e del diritto dei cittadini a un futuro sano, equo e sostenibile.

