Mugello sommerso: tra errori e negligenze, chi pagherà il conto?
Forza Italia Mugello denuncia con forza l’ennesima emergenza alluvionale che ha devastato il territorio. Ancora una volta, cittadini e imprese si ritrovano in ginocchio a causa di una gestione miope e irresponsabile del territorio. Il lago di Bilancino, infrastruttura cruciale per contenere le piene del Sieve e dell’Arno, avrebbe dovuto giocare un ruolo determinante nel mitigare l’emergenza. Eppure, nonostante le allerte meteo diffuse da giorni, non sono stati attuati interventi adeguati per scongiurare il disastro.
Le immagini di un Mugello sommerso dal fango parlano chiaro: la piena della Sieve ha trasformato la zona in un inferno d’acqua, causando danni incalcolabili. Fortunatamente non ci sono vittime, ma il dramma avrebbe potuto essere evitato con una gestione più accorta del territorio. Il problema non è nuovo: per decenni, le amministrazioni hanno rilasciato concessioni edilizie in aree notoriamente esondabili, permettendo la costruzione di capannoni e abitazioni in luoghi che, puntualmente, la natura si riprende a ogni piena.
Una bomba ecologica annunciata
L’alluvione ha anche portato alla luce un altro problema gravissimo: la tracimazione della discarica nel torrente Rovigo, a Palazzuolo sul Senio. Le forti piogge hanno provocato lo sversamento di rifiuti e materiali potenzialmente pericolosi nell’ambiente, aggravando ulteriormente il bilancio del disastro. Questa discarica, realizzata negli anni ’60 senza adeguati accorgimenti ambientali, è un’eredità scomoda di decisioni scellerate prese in un’epoca in cui l’Appennino fu trasformato in una discarica a cielo aperto per risolvere l’emergenza rifiuti di Firenze.
“Forza Italia Mugello chiede interventi immediati di bonifica e un’indagine approfondita sulle condizioni della discarica e sulla sua gestione. Non possiamo più accettare che l’ambiente venga sacrificato sull’altare dell’incuria e della superficialità”, dichiarano i rappresentanti del partito.
Eolico industriale: una moratoria necessaria
In questo scenario drammatico, si riaccende il dibattito sulla costruzione dell’impianto eolico industriale sul Monte Giogo di Villore. Le recenti dichiarazioni del sindaco di Vicchio, Francesco Tagliaferri, che ha finalmente ammesso la fragilità del territorio appenninico, impongono una riflessione urgente. È davvero sostenibile procedere con un’opera così impattante in un’area già messa in ginocchio dal dissesto idrogeologico?
Forza Italia Mugello chiede una moratoria immediata sul progetto eolico, almeno fino a quando non saranno effettuati nuovi e rigorosi controlli sulla stabilità del territorio. Il governatore Eugenio Giani ha già richiesto lo stato di calamità naturale: appare evidente che il Mugello non può sopportare ulteriori interventi invasivi senza adeguate garanzie di sicurezza.
Class action: i cittadini si uniscano per chiedere giustizia
Le amministrazioni locali devono assumersi la responsabilità delle loro azioni. Per anni, si è preferito ignorare i segnali d’allarme, fino a giungere all’ennesima tragedia annunciata. Forza Italia Mugello è pronta a sostenere ogni iniziativa per tutelare il territorio e a fornire supporto a chiunque voglia avviare una class action per ottenere giustizia e risarcimenti.
“Ora basta con le promesse vuote e lo scaricabarile – affermano i rappresentanti del partito – È il momento di una politica che si occupi davvero del territorio, senza piegarsi agli interessi di partito o agli appetiti economici di pochi”.
Il Mugello non può più aspettare.

