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♻️ Rifiuti nel fiume Rovigo a Palazzuolo: parte l’intervento straordinario. Monni: “La sicurezza viene prima di tutto”

di Leonardo Romagnoli

Dopo l’eccezionale ondata di maltempo del 14 e 15 marzo, che ha causato la riapertura di una vecchia discarica degli anni ’70 in località Le Spiagge, sulle sponde del fiume Rovigo, si è aperto un fronte ambientale delicato e urgente. A fare il punto della situazione è stata l’assessora regionale all’Ambiente Monia Monni, durante il tavolo di coordinamento convocato ieri.

Un vertice allargato a istituzioni e tecnici, con la partecipazione della Prefettura di Firenze, dei sindaci di Palazzuolo sul Senio e Firenzuola, di ARPAT, ATERSIR, delle Regioni Toscana ed Emilia-Romagna e del gestore Hera Ambiente.

“Era necessario riportare sotto un’unica cabina di regia tutti gli interventi in corso – ha dichiarato Monni – per garantire efficienza e rapidità in un’area di straordinaria bellezza che merita la massima attenzione”.


🛑 Rifiuti lungo il fiume: contenimento e rimozione già avviati

La frana ha portato allo scoperto una vecchia discarica, e i rifiuti sono stati trascinati dal torrente a valle. Le reti di contenimento sono quasi tutte installate per limitare la dispersione, anche se le condizioni del corso d’acqua rendono complesse alcune operazioni.

La rimozione dei rifiuti e dei fanghi – ha fatto sapere Hera – avverrà a un ritmo di 30-40 tonnellate al giorno, compatibilmente con il meteo e le condizioni di sicurezza.

Ma non sarà facile: molte aree sono impervie e instabili, richiedono sopralluoghi tecnici prima di qualsiasi intervento operativo. La raccolta sarà gestita centralmente da Hera, con personale specializzato incaricato di definire le modalità di azione più sicure ed efficaci.


👷‍♀️ Volontari sì, ma solo dopo i sopralluoghi tecnici

In merito alla grande disponibilità di cittadini volontari, Monni ha espresso gratitudine, ma anche prudenza:

“È bellissimo vedere così tanto senso civico, ma al momento non possiamo coinvolgere volontari non specializzati. Alcune aree sono ancora troppo pericolose. Prima dobbiamo garantire la sicurezza. Solo dopo i sopralluoghi con tecnici ARPAT valuteremo zone sicure dove potrà operare anche il volontariato”.

Un messaggio chiaro: la collaborazione dei cittadini sarà preziosa, ma va organizzata e coordinata, nel rispetto delle condizioni di sicurezza.


🛡️ Massima attenzione istituzionale

Nel pomeriggio di oggi si riunirà anche il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato dalla Prefetta di Firenze Francesca Ferrandino. Un passo importante per valutare eventuali ordinanze di interdizione alle aree a rischio da parte dei Sindaci, con l’obiettivo di tutelare la popolazione.

“Questa alluvione ha lasciato cicatrici profonde – ha concluso Monni – ma la Toscana sa reagire. Con responsabilità, impegno e coordinamento, rimetteremo in sicurezza questo luogo e lo restituiremo alla bellezza che merita”.


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